Combinata - 29 novembre 2024, 17:40

Combinata Nordica - Aaron Kostner a Fondo Italia: "Sono soddisfatto, lo scorso anno non ero mai entrato nei venti"

Combinata Nordica - Aaron Kostner a Fondo Italia: "Sono soddisfatto, lo scorso anno non ero mai entrato nei venti"

RUKA – È soddisfatto Aaron Kostner dopo il ventesimo posto ottenuto nella compact da 7,5 km, che a Ruka ha aperto la Coppa del Mondo di combinata nordica.
Un risultato positivo per il gardenese delle Fiamme Oro, reduce da una stagione che non gli aveva regalato soddisfazioni e ripartito subito con il piede giusto.

«È stata una gara tirata – ha raccontato l’azzurro a Fondo Italia in mixed zone – la compact è un bellissimo format. A causa delle condizioni meteorologiche di questa mattina, abbiamo utilizzato il salto di ieri, dove ero ventiseiesimo, quindi partivo con un buon distacco di 1’10” dal primo. In partenza è stata una gara come sempre veloce, ma si è subito creato un bel buco davanti, impossibile da chiudere. Allora non ho tirato, cercando di gestirmi e tenere le energie per il finale. Purtroppo ho gestito male l’ultima discesa. Nessuno tirava e quando l’ho imboccata, mi sono trovato davanti. Allora mi ha superato tutto il gruppo e già a metà di essa ho dovuto iniziare a spingere per non perdere completamente contatto. Sono arrivato in fondo che ero già un po’ fuori di fiato, ma avevo ancora le energie risparmiate in precedenza, così ho superato metà del mio gruppo sull’ultima salita. Alla fine posso ritenermi felice del ventesimo posto. Non ero mai entrato venti nella passata stagione, ma stavolta l’ho fatto alla prima gara. È un buonissimo inizio. Adesso vediamo cosa accade domani. Se dovessimo usare nuovamente il PCR, partirei da un’ottima tredicesima piazza. Altrimenti salteremo (ride, ndr)».

Per la prima volta dopo tanto tempo, Kostner ha gareggiato senza ritrovarsi assieme a Samuel Costa, suo grande amico, che ha annunciato il ritiro la scorsa primavera. «È un peccato non averlo qui – ha ammesso il gardenese – da quando sono entrato in squadra, era il mio punto di riferimento. Gli auguro tutto il meglio per la sua vita».

Giorgio Capodaglio

SU