Due anni senza gare sono tanti per un atleta professionista e ritornare a competere è spesso difficile ai massimi livelli, in ogni sport. Questa regola sembra non valere per Therese Johaug che a 36 anni è rientrata alle gare nello scorso weekend a Beitostølen a due anni e mezzo (con la nascita di sua figlia nel 2023) dall’ultima volta in cui aveva vestito un pettorale, e ha subito dimostrato di essere l’atleta da battere.
Vittoria netta nella 10km in classico di sabato con distacchi importanti su tutte, e in un attimo è parso che non fosse cambiato nulla da quanto accadde ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2022. Nella 10 km skating di ieri invece, il finale che non ti aspetti, con Heidi Weng vincitrice proprio davanti a Johaug per 6 decimi di secondo.
Subito dopo l’arrivo uno sguardo di disappunto verso il fratello Karstein, presente sul traguardo, da parte della 36enne norvegese, come se già sapesse ciò che stava per succedere di li a poco, con la vittoria di Weng.
Nelle dichiarazioni post gara alla testata norvegese Dagbladet, proprio in riferimento all’occhiataccia data al fratello, Johaug afferma: “ Al traguardo avevo la sensazione di non aver sciato bene oggi, ero arrabbiata con me stessa. Karstein penso che possa leggermi come un libro aperto, mi conosce molto bene e mi segue molto spesso in allenamento, sa capire dai miei occhi se sono soddisfatta o meno di quello che faccio”.
Lo stesso Karstein Johaug, raggiunto sempre da Dagbladet subito dopo la gara, ha affermato in merito alla prestazione della sorella: “Con Therese dovremo fare un'analisi della gara e capire cosa non sia andato al meglio oggi. Penso comunque che abbia tenuto un buon ritmo e che sia un ottimo punto di partenza su cui costruire il resto della stagione. Se vuole vincere la 10 km ai Mondiali di Trondheim, visto quel che è accaduto oggi, dovrà sicuramente fare uno step ulteriore” - e sulla differenza con la prestazione di sabato in classico aggiunge –“ Ieri aveva più energia rispetto a oggi, e tecnicamente in skating non è stata brillante. Ad ogni modo ciò che ha dimostrato in questi due giorni è positivo, rispetto alla sua condizione ad ottobre è cresciuta molto. Lo sguardo che mi ha dato a fine gara significa che è consapevole di poter fare ancora di più e non si accontenta, la considero una reazione degna di una campionessa del suo livello”.
Chiude con un certo ottimismo guardando alle gare di Coppa del Mondo della prossima settimana: “Credo che ora un paio di giorni con la sua famiglia a casa a riposarsi le serviranno molto e a Ruka vedremo una Therese ancora migliore rispetto a quanto visto qui”.