Mentre nei territori di confine tra Russia e Ucraina si inasprisce il conflitto in corso ormai da quasi tre anni, le conseguenze delle ostilità si ripercuotono su tutti gli ambiti della società, nei paesi interessati dal conflitto. Se per quanto riguarda la programmazione, non sembrano esserci particolari problemi per la disputa delle gare in territorio russo – dove il biathlon ha già dato il via alla stagione – le difficoltà riguardano invece alcuni aspetti logistici concreti e chiamano in causa, in particolare, il tema delle munizioni.
Come riportato da alcuni media locali, infatti, il dispiegamento della forza produttiva con focus sul conflitto si sta traducendo in una vera e propria mancanza di munizioni di buona qualità per gli atleti del biathlon. “Ci sono aziende che producono cartucce del calibro richiesto, ma non sono di altissima qualità”, spiega il plurimedagliato mondiale e olimpico Ivan Tcherezov ai microfoni di Vseprosport. Se quindi in termini numerici il problema non sembra porsi, è molto più la questione della qualità delle munizioni a tenere banco.
A ribadirlo è anche Dmitriy Vasilyev, altro ex biatleta russo, che sottolinea come questa condizione possa comportare problemi a lungo termine: “Semplicemente non esistono cartucce nuove di alta qualità. Alcuni usano gli avanzi e cercano di risparmiare il più possibile. [...] Prima le compravamo in Occidente, ma a causa delle sanzioni ora è vietato. [...] Quest'anno possiamo ancora cavarcela, ma l'anno prossimo ci troveremo di fronte a un problema colossale”. Proseguendo, Vasilyev fa riferimento all’urgenza di trovare una soluzione “altrimenti ci troveremo in una situazione molto difficile, che porterà alla paralisi completa dell'intero biathlon”.
Eppure, secondo il presidente della Russian Biathlon Union Viktor Maigurov, la situazione sembra essere sotto controllo: “Se ci sono problemi, riguardano solo uno o due atleti. Questo non significa che tutti abbiano problemi. Abbiamo la possibilità di acquistare munizioni”, spiega Maigurov a RBC.ru, smentendo di fatto l’indiscrezione sulla diffusa mancanza di munizioni di buona qualità.
Per quanto la situazione possa essere considerata gestibile dalla RBU, è indubbio che il tema legato alle munizioni per i biatleti russi rappresenti un ostacolo concreto. A confermarlo è l'atleta classe 1994 Eduard Latypov, che tuttavia si unisce a Maigurov nello sminuire la portata del problema, parlando di una situazione generalmente sotto controllo: “Non siamo nella stessa situazione di prima, quando le frontiere erano aperte. Ora ci sono delle lacune, ma ci stiamo adattando in un modo o nell'altro e stiamo cercando di trovare cartucce di alta qualità”.