Quando si nomina il nome di Ole Einar Bjoerndalen l’associazione naturale per chiunque è con la parola biathlon. Si perché l’oggi 50enne norvegese per più di due decenni è stato l’assoluto protagonista di questo sport, siglando record su record che rimangono ancora oggi il marchio indelebile lasciato da uno dei più grandi atleti degli sport invernali di sempre.
194 podi con 135 vittorie in Coppa del Mondo, 6 classifiche generali vinte, 13 medaglie olimpiche di cui 8 d’oro, 45 medaglie ai Mondiali con ben 20 ori, senza dimenticare la storica vittoria nello sci di fondo, nella 15km in skating di Coppa del Mondo a Gallivare (Svezia) nel 2006.
Ritiratosi dall’attività agonista nel 2018, a 44 anni compiuti, Bjoerndalen ha ricoperto il ruolo di tecnico della Nazionale di biathlon cinese, assieme alla moglie ed ex-biathleta bielorussa Darya Domracheva, dal 2019 al 2022, esperienza terminata proprio dopo i Giochi Olimpici di Pechino.
Negli ultimi due anni il campione norvegese ha collaborato come commentatore tecnico con l’emittente TV 2, durante le gare di biathlon. In questi giorni, in una dichiarazione rilasciata all’agenzia stampa NTB, Bjorndalen ha dichiarato di essere ancora molto ricercato per il ruolo di allenatore: “Lo scorso anno ho rifiutato cinque o sei offerte provenienti da nazioni diverse. Qui in Europa è un ruolo molto impegnativo, che è difficile da conciliare con la famiglia e i miei due figli”.
Non mette però la parola fine alle esperienze da tecnico e non esclude di potersi rimettersi in gioco in quella veste, in futuro: “In questo momento non ci penso, però devo ammettere che è molto divertente essere un allenatore ed è anche un ruolo molto creativo. Per me è un ottimo modo per utilizzare le conoscenze che hai e aiutare gli atleti che ambiscono a raggiungere il loro massimo, la trovo una cosa molto emozionante da fare”.