Tra i principi fondanti, che reggono il sistema di valori alla base delle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, c'è in particolare la promozione della parità di genere a tutti i livelli nello sport. In questa direzione va il progetto "21 tappe per l'Equità di Genere nello Sport Italiano", messo in atto da Fondazione Milano-Cortina dal CONI e partito da Milano, dove giovedì 14 si è tenuto il primo appuntamento.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare giovani, studenti e professionisti dello sport riguardo alla partecipazione femminile all'interno di associazioni e federazioni sportive, stimolando così una maggior attenzione alle quote rosa in tali ambienti e combattendo le disuguaglianze di genere. Il tutto attraverso la trasmissione di strumenti e conoscenze che possano favorire un'ampia e equa partecipazione nello sport a tutti i livelli, secondo i principi promossi dalle "Linee Guida per la Rappresentazione di Genere nello Sport" dettate dal CIO. Presenti all'evento, andato in scena presso il Palazzo delle Federazioni, numerosi stakeholder del settore: come si legge sul comunicato diramato da Milano-Cortina, non sono mancati Diana Bianchedi (Chief Strategy Planning Legacy Officer di Fondazione Milano-Cortina 2026), Claudia Giordani (Vicepresidente Nazionale CONI), Cecilia D’Angelo (Dirigente Territorio CONI), Marco Riva (Presidente CONI Regionale Lombardia), Adriana Lombardi (Direttrice scientifica della Scuola Regionale dello Sport CONI Lombardia), Cosimo Palazzo (Head of Human Rights di Fondazione Milano Cortina 2026) e Viola Germani (Partner Deloitte).
Ben coscienti che - nonostante quelle di Parigi 2024 si siano affermate come le prime Olimpiadi totalmente gender equal - i passi da fare sono ancora molti, nell'appuntamento di Milano si è discusso anche delle cifre che caratterizzano il rapporto tra sport e uguaglianza di genere. Nel 2023 - si legge - soltanto il 22% delle posizioni apicali nelle federazioni nazionali dei dieci sport più popolari dell’UE è stato occupato da donne, mentre a Pechino 2022, la partecipazione femminile è stata del 38% tra gli ufficiali tecnici, del 21% tra i capi missione e del 10% tra gli allenatori presenti nella manifestazione.
A portare una testimonianza importante, la Chief Strategy Planning Legacy Officer di Fondazione Milano Cortina 2026 Diana Bianchedi: “Le Olimpiadi e le Paralimpiadi offrono un'importante opportunità per stimolare una trasformazione attraverso lo sport e promuovere un impegno verso una società più inclusiva. Sono convinta che i programmi di formazione tecnica siano determinanti per lo sviluppo paritario del settore e per la valorizzazione delle competenze femminili. In questa prospettiva, credo che Milano Cortina 2026 possa svolgere un ruolo cruciale nel creare un'eredità significativa per il nostro Paese”.
All'appuntamento di Milano, che ha fatto da apripista al progetto, seguirà una serie di altri 20 incontri in altre località sempre con l'obiettivo di promuovere la parità di genere nello sport.