Il corso allenatori di terzo livello di sci di fondo che lo scorso 22 settembre a Predazzo ha decretato la promozione di 23 corsisti, si è completato con una prova orale basata sulla presentazione di un project work, una sorta di tesina. Fondo Italia, con la gentile disponibilità dei diretti interessati, pubblica - con cadenza di tre lavori a settimana fino al 4 novembre - i riassunti di alcuni dei suddetti elaborati.
Oggi è la volta del project work presentato da Valerio Sorteni, intitolato "Studio statistico sulla specializzazione nelle sprint di sci di fondo in Coppa del Mondo".
Questo project work si propone di studiare la presenza e l’evoluzione della specializzazione nello sci di fondo, in particolare nelle gare sprint di Coppa del Mondo, attraverso un’analisi statistica dei dati raccolti dal 1997 al 2024. L’obiettivo è rispondere alla domanda se esista una specializzazione tra atleti che eccellono nelle sprint rispetto alle gare distance e quali siano le differenze tra uomini e donne. I dati utilizzati includono le classifiche sprint, distance e generali, oltre al numero di gare svolte in ogni stagione.
Nel corso degli anni, il numero di gare sprint è aumentato (in media 11 gare sprint a stagione), passando a rappresentare circa il 35% delle competizioni individuali in Coppa del Mondo. Questa crescita ha reso la specializzazione nelle sprint cruciale per raggiungere posizioni elevate nella classifica generale, infatti è emerso che il vincitore della coppa del mondo sprint, per entrambi i sessi, si classifica sempre nei primi 16 della coppa del mondo generale. Ampliando la trattazione ai primi trenta di Coppa del Mondo sprint si può affermare che gli uomini hanno una specializzazione media maggiore (81% dei punti individuali guadagnati nelle sprint) delle donne (67% punti sprint), l’andamento in ambito maschile è in diminuzione, mentre per le donne l’andamento è costante.
L’analisi dei primi classificati ha evidenziato come pochi atleti siano riusciti a vincere sia la Coppa del Mondo sprint che la classifica generale, come Johannes Høsflot Klæbo, Marit Bjørgen, Kowalczyk Justyna e Kuitunen Virpi, queste ultime tre capaci di vincere pure la classifica distance. Tuttavia, la specializzazione nelle sprint dei vincitori è diminuita per gli uomini, mentre è aumentata per le donne. I dati suggeriscono che, per ottenere un buon piazzamento nella classifica generale, gli atleti sprint devono essere competitivi anche nelle distance e guadagnare punti extra nei Tour. Va sottolineato come i nuovi format di gara, soprattutto in ambito maschile e i nuovi punteggi favoriscano di molto gli atleti sprint anche nelle competizioni distance. Infatti in ambito maschile le partenze a cronometro sono ⅓ più corte del passato e i distacchi risultano più contenuti, mentre le mass start (20km) risultano essere gare più tattiche e con ritmi medi più lenti.
Lo studio conclude che esiste una forte specializzazione nello sci di fondo, ma con
differenze significative tra i sessi e con un’evoluzione costante nel corso delle
stagioni.