Biathlon - 24 ottobre 2024, 19:30

Biathlon - Quentin Fillon Maillet riparte da zero per il prossimo inverno: "Ho la sensazione che gli ultimi due anni abbiano cancellato il mio palmares"

credits - Yevenko

credits - Yevenko

I Campionati Francesi estivi di biathlon ad Arçon della scorsa settimana hanno evidenziato un Quentin Fillon Maillet in grande spolvero, in grado di portare a casa due gare su due (una sprint e un inseguimento, per altro dominando rispetto agli avversari. A dimostrazione di aver ritrovato, dopo una bella estate di preparazione, un livello che ha disatteso nelle ultime due stagioni e che gli aveva permesso di vincere la Coppa del Mondo e due ori olimpici andando a sfidare Johannes Boe.

"Anche se è difficile fare un confronto tra gli anni, era da molto tempo che non provavo sensazioni come quelle di Arçon, sia in termini di velocità di movimento, di sensazioni al tiro o di lucidità durante la gara" ha commentato a Nordic Magazine quest'oggi in una giornata dedicata ai media "se faccio un confronto con le ultime due preparazioni va meglio. Ho disputato uno dei migliori campionati estivi francesi della mia carriera, il che è molto incoraggiante. Ora bisogna confermarsi in Coppa del Mondo, ma parto con un netto vantaggio rispetto alle ultime due stagioni."

Il campione del Giura, che in questi giorni è tornato a casa dopo le fatiche del raduno con la squadra dei Blues e le competizioni del Summer Tour, non può far a meno di fare un passo indietro e guardare alle ultime due stagioni. Sicuramente qualcosa non ha funzionato, soprattutto in termini di preparazione e oggi il 32enne riesce ad ammettere candidamente di aver "fatto fatica a digerire la stagione olimpica a causa della fatica e degli impegni. Volevo basare la preparazione, che stava andando bene, sul fatto che ero così stanco. Questo è stato il mio primo errore e l'ho corretto gestendo il mio stato di stanchezza fisica e mentale. A volte ci si può allenare per quindici giorni e pensare che tutto stia andando bene, per poi avere una battuta d'arresto alla terza."

Maggior importanza per il recupero dunque, tenuto d'occhio anche tramite i test oggi a disposizione delle squadre, attraverso i quali ha potuto gestire meglio il suo stato di forma e svolgere il programma estivo al 100% a differenza del passato. Inoltre, per poter completare la preparazione, il francese ha confidato di aver detto di no a molti impegni extra-sportivi.

Oltre sul piano fisico, c'era tanto da ricostruire anche a livello mentale: dopo "che in una sola stagione erano state spuntate parecchie cose dalla lista di obiettivi" è arrivato un calo di motivazione inaspettato e forse neanche percepito a pieno, culminato in un'ultima stagione senza successi individuali che ha instillato diversi dubbi, facendo tornare il biathleta al punto di partenza. "Ho la sensazione che gli ultimi due anni abbiano cancellato il mio palmares e ora io debba ricreare tutto. Questa è una grande fonte di motivazione per me."

Tuttavia il focus degli obiettivi per la prossima stagione è stato leggermente spostato, accettando che non sempre si può vincere: "Voglio ricreare una dinamica positiva essendo felice con me stesso quando taglio il traguardo. Voglio provare a distaccarmi in parte dal risultato per concentrarmi su me stesso" ha spiegato Fillon Maillet che non nega però che ci sono ambizioni da dover soddisfare "Se tutto è da rifare come ho detto, potete immaginare cosa voglio ottenere! La priorità sarà data ai mondiali con titolo individuale, che mi manca. Ho fatto spesso podio, ma vorrei trasformarli in oro. Poi ho tanta voglia di piazzarmi bene in classifica generale dove sarà una vera lotta. Conosco la mia capacità di resistenza durante una stagione e la mia capacità mentale di sopportare questa pressione."

Ad aiutarlo in questa sua nuova ascesa ai vertici del biathlon mondiale, sul suo cammino ha trovato i tecnici Jean Pierre Amat e Simon Fourcade con i quali crede di star iniziando a raccogliere i frutti di un lavoro a tutti gli effetti collettivo ma anche molto libero, in cui il punto di vista degli atleti è fortemente rispettato. "Credo che la squadra sia più forte dell'anno scorso. C'è una buona atmosfera di lavoro e le cose si stanno muovendo nella giusta direzione con i giovani che ci spingono a migliorare! Non possiamo riposare sugli allori."

Federica Trozzi

SU