"Voglio lasciare il segno, far capire che chiudo all'apice per stare con la mia famiglia". In un'intervista rilasciata all'edizione odierna del Corriere dello Sport, Federico Pellegrino ha parlato della sua decisione di annunciare la sua data d'addio allo sci di fondo, che coinciderà con quella di chiusura del programma olimpico. L'azzurro ha scelto un giorno simbolico, quando non sono nemmeno previste gare maschili, con la determinazione di essere parte di quel quartetto e chiudere con una grande prestazione.
«Mi auguro che quanti più tifosi possibili vivano quel giorno con la doppia sensazione di gioia per un atleta che ha dimostrato di essere a suo modo unico e malinconia perché sarà l’ultima volta - ha affermato Pellegrino, che ha anche precisato - Non voglio si pensi che io pretenda di essere nella 50 km. Per riuscirci dovrò comportarmi come negli ultimi anni, nei quali sono stato l’italiano più costante, soprattutto nelle distance».
Il suo annuncio ha sorpreso per la tempistica, essendo arrivato in piena estate, durante le Olimpiadi Estive di Parigi. il valdostano delle Fiamme Oro, però, non aveva alcun interesse per la risonanza, l'ha fatto soltanto per una propria esigenza: «Avevo bisogno di fissare una data. Era un’idea che avevo in testa già da gennaio. Dopo il Tour de Ski mi resi conto che andare avanti senza un reale obiettivo non mi faceva stare bene. Un anno prima, forse per l’enfasi della nascita di Alexis, aveva funzionato, ma nell’ultimo, al di là dei risultati, sentivo di provare meno felicità nel fare questa vita».
Pellegrino ha poi parlato di quanto speri che questa sua scelta possa dare dei buoni valori al figlio Alexis e descritto le motivazioni che lo spingono a non andare oltre la data delle Olimpiadi, chiudendo anticipatamente la stagione, svelando anche l'intenzione di fare poi una bella festa in Italia a fine stagione. A chiudere, il campione valdostano ha parlato del grande sogno per l'Olimpiade italiana, una medaglia di squadra: «È un sogno che sta diventando un obiettivo. Vedo che la nostra squadra sta crescendo mentalmente e si sta preparando all’opportunità da cogliere. (Se la vincessimo) dopo che abbiamo fatto fatica negli ultimi 15 anni, daremmo un grandissimo segnale allo sport italiano: il fondo c’è, non solo con un atleta ma una squadra».