Sci di fondo - 25 settembre 2024, 13:03

Sci di fondo - "I fondisti norvegesi sono viziati, dovrebbero invece prendere esempio da Frida Karlsson"

Sci di fondo - "I fondisti norvegesi sono viziati, dovrebbero invece prendere esempio da Frida Karlsson"

Dito puntato contro gli atleti norvegesi, dopo la decisione da parte di Sparebank1 di non rinnovare il proprio accordo di sponsorizzazione con la nazionale norvegese di sci di fondo, mentre allo stesso tempo si stanno allontanando anche altri sponsor. Già su VG era stato chiaro Stein Bugge, manager delle sponsorizzazioni di Sparebank1: «"I social media sono definiti come privati, ma sappiamo che sono importanti per la visibilità e come sponsor ci piace che i nostri promotori siano molto partecipativi. Gli atleti devono rendersi conto di far parte di un'industria dell'intrattenimento e, se vediamo come altri profili norvegesi sia nel calcio che nell'atletica hanno successo con il loro marketing personale, lo sci di fondo norvegese è rimasto indietro, a parte Johannes Klæbo».

Dalle colonne di Nettavisen, gli fa eco Ernst A. Lersveen, editioralista del giornale norvegese. Il giornalista, tra più esperti e rispettati del circuito, ha le idee piuttosto chiare sull'atteggiamento degli atleti norvegesi: «Penso che in Norvegia gli atleti abbiano avuto così tanto seguito, da considerare l'aspetto mediatico come un compito ingrato. La conferenza stampa viene vista come qualcosa di negativo. Si è arrivati al punto che sono stati viziati. Su questo aspetto, gli atleti norvegesi hanno molto da imparare, soprattutto da Frida Karlsson». 

Lersveen ha fatto poi l'esempio di un episodio avvenuto nel corso del Tour de Ski 2023, quando l'allora suo collega a TV2, Petter Northug, aveva i capelli un po' lunghi, quindi il giornalista aveva suggerito che Karlsson potesse tagliare la chioma dell'ex re dello sci di fondo. «Questo avvenne nel bel mezzo del Tour de ski. "Sì, sì, bello, bello, Ernst" ha risposto Frida. L'abbiamo preparato e lei ha rasato i capelli di Petter, ed è stato straordinariamente fantastico. Posso solo dire una cosa: se lo avessi suggerito ai fondisti norvegesi, la risposta sarebbe stata "no, no" e mi avrebbero guardato stupiti. È un contrasto davvero grande, ma abbastanza indicativo della situazione. Questo atteggiamento deve cambiare, senza dubbio».

L'esperto giornalista è preoccupato per il futuro dello sci di fondo ed è particolarmente curioso di vedere quale sarà la situazione dello sport nazionale norvegese dopo il Mondiale di Trondheim, dal momento che gli sponsor non sembrano fare più la fila per sponsorizzare la nazionale di sci di fondo. Lersveen invita i dirigenti del fondo norvegese ad assumersi le responsabilità: «Dopotutto, c'è qualcuno nell'associazione di sci che venderà questo prodotto e deve capire che qui non basta andare solo a qualche gara di sci e fare qualcosa di scontato. Agli sponsor non basta».

 

 

Giorgio Capodaglio

SU