Biathlon - 17 settembre 2024, 15:02

Biathlon - Jonne Kähkönen dopo Dresda: "Errori dovuti al format che porta a rischiare e sparare velocemente"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

Dal City Biathlon a Dresda subito in auto verso Oberhof, per seguire un evento del programma di formazione allenatori dell’IBU, IBU Coach Education Program, per il quale è stato inserito nella lista degli undici tecnici di riferimento. Ora, Jonne Kähkönen è in viaggio verso la Finlandia per passare qualche giorno in famiglia, poi si recherà in Italia, a Passo di Lavazè, dove seguirà Lisa Vittozzi e Lukas Hofer, per poi fermarsi fino al 6 ottobre insieme a tutto il gruppo femminile della nazionale azzurra, che si recherà in Val di Fiemme dal 27 settembre.

Contattato da Fondo Italia, l’allenatore finlandese è tornato sull’evento del City Biathlon che si è svolto domenica a Dresda, nel quale è stato piuttosto impegnato, considerata la serie di episodi sfortunati che hanno colpito Lisa Vittozzi, alla fine ugualmente vincitrice. «Purtroppo, come ha raccontato lei stessa, dopo l’azzeramento le è caduta la carabina e il tunnel non era dritto – ha affermato Kähkönen a Fondo Italia – a quel punto non le ho nemmeno detto nulla, perché non era possibile azzerare di nuovo prima della qualificazione. Una volta terminata, visti anche i logici problemi da lei avuti, ho chiesto agli organizzatori di poter sparare cinque colpi prima della finale per poterla azzerare. Non era previsto nel regolamento, ma ci hanno permesso di farlo. Poi è stata una gara normale».

Parlando dei tanti errori che si sono visti in gara, non solo da parte di Vittozzi, l’allenatore finlandese dell’Italia è convinto sia legata soprattutto alla tensione. «Penso che i mancati bersagli siano dovuti soltanto alla pressione di sparare velocemente, come richiedeva questo format di gara. Posso dirlo perché ho azzerato anche Ingrid (Tandrevold, ndr), Knotten, Seppälä, Johannes (Bø, ndr) e Tarjei (Bø, ndr), e i loro errori in gara sono stati solo normali». 
A Dresda, l’allenatore azzurro ha quindi azzerato ben sei atleti: «Si, non tutti erano lì con un allenatore, perché spesso alcuni vengono a questi eventi portando marito o moglie. Ho dato una mano». 

In conclusione Kähkönen ha elogiato la competizione tedesca, nonostante si sia svolta in condizioni meteo difficili: «L’evento di Dresda è stato davvero molto bello. Al di là dell’organizzazione, mi piace questo tipo di competizione, perché rappresenta una bella sfida per gli atleti, in particolare al tiro».

Giorgio Capodaglio

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