Nello sport outdoor, soprattutto d'élite, la necessità di raggiungere e talvolta superare i propri limiti mette gli atleti a rischio di infortuni o incidenti. Nonostante le attenzioni, quando si va in bici o sugli skiroll, ma anche una corsa in montagna, possono nascondere insidie. E d'estate può capitare, quindi, di riportare la notizia di questa o quella caduta.
Più raro è invece raccontare incidenti avvenuti all'interno di una palestra, ambiente relativamente sicuro ma, a quanto pare non del tutto. Jan Thomas Jenssen lo ha imparato a sue spese. Il norvegese, che si sta allenando come tutti i suoi colleghi di nazionale con l'obiettivo di essere al top della forma per i Mondiali di casa, è incappato qualche giorno fa in un incidente con un'ercolina, mentre stava testando la soglia dei valori di wattaggio.
“Mi rimaneva mezzo minuto e stavo per tirare, quando ho sfilato l'intero attrezzo dalla parete e l'ho preso in testa" ha raccontato a TV2, che mostra anche delle foto del norvegese dal medico, il volto insanguinato e i punti di sutura sulla nuca.
Un incontro ravvicinato che ha fatto concludere la giornata del 28enne con una visita ad un ambulatorio medico per medicare la ferita.
"Non sono sicuro dei danni subiti. Ho almeno quattro punti di sutura sulla nuca. L'ho sentito molto bene. Sono stato fortunato che punti di sutura sono bastati. Ora me la prenderò comoda oggi e domani” ha concluso l'atleta di Hommelvik, che ad agosto ha mostrato di essere già in buona forma alla Toppidrettsveka, dove ha potuto conquistare il suo primo titolo assoluto.
"Mi sento davvero bene. La Toppidrettsveka mi ha dato fiducia e voglio continuare su questa strada" ha concluso Jenssen.