Biathlon - 05 settembre 2024, 14:02

Biathlon - Strelow re del poligono: "Il talento aiuta nel tiro, ma bisogna lavorarci molto. E su Anterselva..."

Biathlon - Strelow re del poligono: "Il talento aiuta nel tiro, ma bisogna lavorarci molto. E su Anterselva..."

Justus Strelow è uno dei talenti emergenti più in luce all’interno della squadra tedesca di biathlon. Arrivato alla sua quarta stagione in Coppa del Mondo e reduce dal suo primo podio in format individuali nella massima competizione, centrato nell’individuale di Östersund, per lui è l’ora di fare il salto di qualità definitivo. Un salto di qualità che poggerà le basi sulla sua qualità più vivida, ovvero la precisione sopraffina al poligono, e che passerà da una preparazione estiva che gli ha già regalato il titolo nazionale nell’inseguimento sulla pista di casa ad Altenberg. Raggiunto dall’IBU, Strelow si racconta in un’intervista in cui esplora diversi temi, dalle capacità al poligono, passando per gli allenamenti, fino ad arrivare agli obiettivi per la prossima stagione.

Parlando della precisione nel tiro, che fa di Strelow l’uomo con la miglior percentuale di tutta la Coppa del Mondo (circa 94%) tra quelli con almeno 10 gare all’attivo, il tedesco si inoltra in alcuni dei suoi segreti: “Ho diviso il tiro in posizione a terra e in piedi. Sono stato bravo a terra sin dalla mia prima stagione di Coppa del Mondo perché ho trovato un buon setup in cui sono stabile e raggiungo gli obiettivi molto velocemente. Il mio tasso di successo è costantemente alto, quindi sono entusiasta di aver trovato la soluzione perfetta. Stare in piedi era tutta una questione di concentrazione. Nella mia prima stagione di Coppa del Mondo, ero troppo nervoso, ho commesso molti errori stupidi e ho raggiunto l'80%. Dalla scorsa stagione mi sentivo più a mio agio in quell’ambiente. La mia vita privata era ben equilibrata e mi ha permesso di concentrarmi sul mio sport. Ho iniziato la stagione alla grande. Il mio obiettivo principale nella stagione era mantenere questa concentrazione e un livello elevato, e sono riuscito a rimanerci”.

Per Strelow il talento è importante per l’ottenimento dei risultati, ma non può prescindere da tanto duro lavoro: “Il talento ti dà sicuramente un vantaggio. Ma devi comunque lavorarci per ottenere il meglio da te stesso. Bisogna mantenere la concentrazione e la disciplina quando si lavora con il fucile. Lo stesso vale per lo sci: nonostante tu abbia talento, devi comunque allenarti duramente”.

C’è poi spazio per parlare della vittoria (la prima in assoluto) arrivata nella Single Mixed di Anterselva in coppia con Vanessa Voigt (che guarda caso è la regina del poligono al femminile con una percentuale anche per lei vicina al 94%): “Anterselva sembra una tappa di Coppa del Mondo casalinga perché il pubblico è solitamente prevalentemente tedesco. Il tempo era perfetto e gareggiare è stato divertente. Nella Single Mixed, dai sempre priorità alla velocità e alla precisione perché se apri la porta ai tuoi rivali, può essere difficile raggiungerli. Evitare gli errori è molto importante. […] Nell'ultimo giro, ho sciato per la mia vita - e per la nostra vittoria - sperando che nulla andasse storto. Tagliare il traguardo mi ha dato un immenso senso di sollievo e gioia. Finora è stato il mio miglior momento nel biathlon”.

Infine non si può non parlare di obiettivi, con Strelow ancora alla ricerca della prima vittoria individuale in Coppa del Mondo: “Spero di cancellarlo dalla lista, ma ogni volta che ottieni una vittoria come quella con Vanessa o un successo in una staffetta, è altrettanto bello perché puoi condividerlo con i tuoi compagni di squadra. Siamo tutti amici, quindi condividere una vittoria è il migliore dei sentimenti. La vittoria individuale è un grande obiettivo, ma vedremo quando accadrà”.

Fausto Vassoney

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