L’ultima stagione ha regalato a Graham Ritchie un inverno decisamente avaro di soddisfazioni. Il fondista canadese, inserito anche per il 2024/25 nella squadra A del suo paese, è infatti stato vittima di un brutto infortunio mentre si trovava a Östersund in occasione della terza tappa di Coppa del Mondo. Una caduta sul ghiaccio dalla quale è uscito con una diagnosi impietosa: diverse fratture tra caviglia e tibia e intervento chirurgico necessario (con inserimento di 4 "chiodi" nella gamba), che per lui hanno voluto dire stagione finita già a dicembre. Ora, 8 mesi dopo l’operazione, Ritchie ha ripreso pian piano ad allenarsi e spera di poter tornare presto al 100%.
Le speranze rivolte alla scorsa stagione erano per il canadese piuttosto alte, considerando che dopo il suo debutto in Coppa del Mondo è riuscito a raccogliere alcuni risultati sorprendenti, soprattutto nel format della team sprint, in coppia con l’inseparabile alter ego Antoine Cyr. I due nordamericani, infatti, insieme sono riusciti a portare il Canada a sfiorare traguardi che solo l’accoppiata Devon Kershaw-Alex Harvey era riuscita a rendere possibile: all'inaspettato 5° posto nella team sprint olimpica di Pechino 2022, era infatti seguito l'ancor più esaltante 4° posto nella team sprint iridata di Planica 2023. Un bel segnale per il futuro di una nazione desiderosa di tornare protagonista.
Ma poi ecco l’infortunio, a mettere fine – almeno per qualche mese – alle speranze del classe ’98, costringendolo in casa per tutto l’inverno. "Ciò che era ancora più fastidioso dell'infortunio era sentirsi bloccato al chiuso tutto l'inverno", spiega Ritchie ai microfoni di FasterSkier. Ad alleviare parzialmente il rammarico, ci ha pensato il fondista paralimpico Collin Cameron, che ha prestato a Ritchie uno slittino apposito chiamato sit-ski, col quale il canadese ha potuto per lo meno scendere in pista, pur riscontrando diverse difficoltà nella gestione dell’attrezzo.
Oggi, dopo un’estate di lavoro a regime limitato a causa della riabilitazione, Graham Ritchie riprende con prudenza le normali attività in maniera “lenta e costante”. Nell’ultimo periodo, infatti, Ritchie ha potuto dedicarsi principalmente all’allenamento delle braccia, facendo molti lavori di scivolata spinta, ma evitando di sforzare eccessivamente la gamba. Pur ammettendo che non è possibile fare una previsione precisa sul proprio recupero, Ritchie, guardando all’inverno, rimane ottimista riguardo alla possibilità di presentarsi al via della Coppa del Mondo tra fine novembre e inizio dicembre. La prima tappa è prevista per il 29 novembre a Ruka, quasi un anno esatto dopo l'infortunio di Östersund. Per tornare al top ci vorrà un po’ di tempo, ma il canadese ha davanti a sé una lunga carriera, ancora tutta da vivere.