Sci di fondo - 07 agosto 2024, 19:55

Sci di fondo - Il ritorno di Johaug. Le motivazioni della sua scelta, cosa aspettarsi e cosa significa per le avversarie e tutto il movimento

Sci di fondo - Il ritorno di Johaug. Le motivazioni della sua scelta, cosa aspettarsi e cosa significa per le avversarie e tutto il movimento

Un finale perfetto, da sola sul rettilineo finale al termine della 30 km di Holmenkollen, lì a spingere utilizzando la bandiera norvegese al posto del bastoncino, per poi fermarsi a pochi metri dal traguardo, fare un inchino alle migliaia di tifosi presenti e superarlo tra le lacrime, festeggiata da tutta la squadra.
Therese Johaug non avrebbe potuto scegliere un modo migliore di concludere la sua carriera nello sci di fondo, se non dominare tra migliaia di bandiere norvegese, ammazzando come suo solito la gara. Il classico finale da cannibale, al termine di un 2021/22 che le aveva regalato anche la bellezza di tre ori olimpici individuali, quel metallo che mai aveva ottenuto prima d’allora. L’oro nella 30 km ricevuto addirittura all’interno dello stadio nel corso della cerimonia di chiusura. 
Soddisfazioni che avrebbero permesso a un qualsiasi atleta di chiudere serenamente, sapendo di aver ottenuto tutto il possibile: 82 vittorie e 149 podi in Coppa del Mondo, tre sfere di cristallo per la classifica generale di Coppa del Mondo, cinque coppette distance, 14 ori mondiali (4 a squadre) e 4 ori olimpici (uno di squadra).

Eppure, fin dal primo giorno dopo l’addio, Johaug ha sempre tenuto la porta socchiusa a un suo ritorno, non ha mai dato l’idea di essere convinta che quel giorno di Holmenkollen fosse davvero l’ultimo della sua splendida carriera. Insomma, la possibilità di affrontare un Mondiale in casa sulle nevi di Trondheim e soprattutto giocarsi il primo oro femminile su una 50 km, opportunità mai avuta nella sua carriera, hanno rappresentato fin da subito stimoli troppo grandi per avere la certezza di dire basta.
Nel frattempo, Johaug ha vissuto la sua vita extra sportiva, sposandosi e diventando poi mamma, ma anche durante la gravidanza non si è fatta mancare il suo “mondo”, presentandosi ai Mondiali di Planica 2023 da opinionista per NRK. Allora, la campionessa norvegese andava quotidianamente in pista per testare il tracciato, anche a ritmi piuttosto alti. «Per starle dietro tocca andare in medio, è incredibile» svelavano allora alcune atlete dopo averla incrociata in pista.

Diventata mamma, Johaug ha sentito nuovamente il richiamo della pista, è tornata ad allenarsi seriamente e quella porta appena socchiusa, è diventata quasi aperta, trasformandosi in spalancata in occasione dei Campionati Norvegesi, quando si è presentata al via della 30 km per vincerla con la bellezza di 2’49” su Sophia Laukli, statunitense, mentre la prima norvegese le è giunta a oltre tre minuti. Vero, le altre erano sicuramente stanche al termine di una lunga stagione, che Johaug non aveva fatto, ma allo stesso tempo un rientro del genere era difficile da immaginare.

Allora il suo ritorno era ormai chiaro, così come in primavera quando la Federazione Norvegese aveva annunciato lo staff tecnico della squadra femminile, inserendo Marit Bjørgen e Pål Mikkelsplass, suo vecchio allenatore. Eppure Johaug ha aspettato ancora un po’, fino ad oggi, per dare il definitivo annuncio. 

COSA ASPETTARSI? JOHAUG SARÁ ANCORA LA DONNA DA BATTERE?


Questa è la domanda che sicuramente si sono posti tutti. L’idea è che si, Johaug sarà ancora la grande favorita. Probabilmente la norvegese aveva in mente questo rientro sin dall’inizio, ma ha voluto avere la certezza di poter davvero essere super competitiva prima di annunciarlo. Insomma, siamo convinti che se Johaug ha deciso di mettersi nuovamente in gioco, a trentasei anni, nonostante la maternità, sia proprio perché convinta di essere ancora la numero uno e di vincere.
Vero, grandi campioni del passato non sono stati all’altezza della loro fama una volta rientrati dopo l’addio, come accaduto a Michael Schumacher e Michael Jordan, per citarne due dal peso importante, ma qui le motivazioni sembrano essere legate a un solo obiettivo: vincere ancora. 
In fin dei conti, questi due anni senza Johaug hanno visto anche l’assenza delle atlete russe, che difficilmente rientreranno nella prossima stagione. La Norvegia ha però avuto grandi difficoltà nella passata stagione, vivendo uno degli anni più deludenti di sempre. La certezza è che nessuna sia riuscita davvero a sostituire Johaug nel ruolo di regina dello sci di fondo femminile.
A vincere la Coppa del Mondo è stata Jessie Diggins, come sempre capace di raccogliere il massimo da sé stessa e certamente sarà una delle sue grandi avversarie nella 50 km a skating di Trondheim. 
Parlando di avversarie di Johaug, però, la mente va inevitabilmente alla Svezia, in particolare Ebba Andersson e Frida Karlsson. La prima ha sfruttato l’assenza della campionessa norvegese per togliersi la fama di eterna seconda, vincendo ben due ori ai Mondiali di Planica, proprio in skiathlon e trenta chilometri, non riuscendo però ad imporsi su Diggins a skating nella 10 km. Lo scorso anno Andersson sperava di conquistare addirittura la Coppa del Mondo, ma ha vissuto un anno difficile.
La seconda, invece, è sempre stata indicata come la nuova regina, colei destinata un giorno a prendersi quel trono di Johaug. Quella stretta di mano tra la norvegese e Frida Karlsson in occasione del Mondiale di Seefeld sembrava quasi un passaggio di consegne. Invece, anche in questi anni senza Johaug, la svedese, oggi venticinquenne, non è riuscita a imporsi ai vertici quando conta, mancando l’oro ai Mondiali e la vittoria della sfera di cristallo, pur conquistando il Tour de Ski. Sarà capace di prendersi il trono proprio in uno scontro diretto con Johaug? A skating non sarà facile, ma certamente alla prima occasione Karlsson è riuscita a imporsi nella 50 km di Holmenkollen, seppur in classico. 

Insomma Johaug è tornata perché sa di poter vincere, vuole farlo in una 50 km sulle nevi di casa a Trondheim, diventando leggenda. Starà ad Ebba Andersson e Frida Karlsson dimostrarle che ha sbagliato e prenderle quel trono che negli ultimi due anni è stato vacante. Per loro sarà una sfida importante nella quale si giocheranno tutto. Se Johaug dovesse vincere, infatti, lo avrà fatto da trentaseienne dopo due anni di stop per la gravidanza, dando una dura lezione alle due svedesi. Se, al contrario, Andersson o Karlsson dovessero riuscire a imporsi e sconfiggere la norvegese, a quel punto conquisterebbero quel trono spodestando colei che a lungo è stata regina, ottenendo la gloria.

UNA GRANDE STAGIONE

Certamente il ritorno di Johaug rappresenta una grande notizia per lo sci di fondo nell’anno del Mondiale di Trondheim, dove ci si immagina una presenza di pubblico davvero importante. Assenti le atlete russe, il motivo di interesse sarà la sfida a Johaug, capire se finalmente sarà battibile per le svedesi. Senza dubbio ci apprestiamo a vivere uno dei Mondiali più emozionanti degli ultimi anni.
Dall’altra parte ciò non dà la certezza di vedere una altrettanto grande Coppa del Mondo. Immaginiamo che Johaug, così come le altre norvegesi, una volta avuta la certezza della qualificazione per il Mondiale, si concentreranno particolarmente su quell’evento, che tutte aspettano con ansia, sacrificando la Coppa del Mondo. Dall’altra parte, però, anche le svedesi non staranno a guardare e punteranno pesantemente sull’evento iridato, consapevoli che l’unico modo per imporsi sarà prepararlo alla perfezione. La paura, quindi, è che ciò possa portare alcune big a snobbare un po’ la Coppa del Mondo, che non rappresenterebbe purtroppo nemmeno una novità.

Giorgio Capodaglio

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