Alcuni tra i migliori sprinter di Coppa del Mondo erano al via della finale della sprint del Blink Festivalen che si è tenuta sabato pomeriggio nel centro di Sandnes. Lucas Chanavat, l'azzurro Federico Pellegrino, ma anche Håvard Solås Taugbøl, eppure la vittoria, come sappiamo, è andata ad un biathleta, il quasi 23enne Einar Hedegart, che nella settimana dedicata alle discipline nordiche nella città della contea di Rogaland, ha preso parte sia alle gare di fondo che a quelle di biathlon, riuscendo a mettersi in mostra in entrambe.
Nella giornata inaugurale ha chiuso la Lysebotn Opp al quarto posto, mentre venerdì, al via della supersprint, ha ottenuto il secondo posto in qualificazione. In finale non è riuscito a far meglio del nono posto, ma ha preceduto un fenomeno come Vebjoern Soerum, che lo scorso inverno ha fatto terra bruciata in IBU Cup, ma anche due veterani tedeschi come Phillip Horn e Phillip Nawrath.
Dal carattere esuberante, il norvegese ha celebrato la sua vittoria mimando il gesto dello sparo con la carabina mentre, una volta tagliato il traguardo, è passato di fronte al poligono per il biathlon allestito in occasione del festival.
Però la caparbietà e la forza nello sprint gli vengono probabilmente dalla sua terra di origine, che lo lega a doppio filo con un altro campione delle discipline nordiche, nientemeno che Petter Northung. Entrambi infatti provengono dalla contea di Trøndelag, quel territorio che ora è stato ribattezzato o denominato Northuland per aver dato i natali all'ex campione dello sci di fondo e visto i muovere i suoi primi passi sugli sci stretti; ma il legame con la famiglia Northug non si esaurisce ad una mera questione geografica: John Northug, padre di Petter, Thomas ed Even, è stato skiman per Hedegart e forse da lui ha preso una certa dose di umorismo e sarcasmo nelle risposte ai media, come testimonia l'intervista ad NRK al termine della gara di sabato.
"Dopo la Lysebotn Opp mi sono reso conto che il quarto posto non ottiene spazio televisivo su NRK, quindi dovevo vincere" ha commentato "Ma continuerò a concentrarmi sul biathlon, che è molto più divertente"
Nelle passate stagioni ha avuto modo di esprimere il suo biathlon anche a livello internazionale, vincendo la staffetta ai Mondiali junior di Shchuchinsk nel 2023 e conquistando due argenti nell'individuale e nell'inseguimento, che gli sono valsi il debutto in Coppa del Mondo nella tappa di casa ad Oslo, riuscendo ad entrare nella zona punti in entrambe le gare disputate, risultato celebrato sempre mimando il tiro con la carabina. La scorsa stagione ha avuto spazio solo nella sprint degli Europei Open, con un risultato purtroppo per lui deludente, ma Hedegart sembra determinato a convincere i tecnici della nazionale a dargli una nuova possibilità. Sempre con l'ironia che lo contraddistingue: "Dopo questa vittoria, probabilmente dovrei ottenere un posto nel Tour de Ski"