Mentre le Olimpiadi di Parigi sono ormai alle porte, con l’inizio ufficiale previsto per il prossimo 26 luglio, in Francia si guarda già avanti a quello che con ogni probabilità sarà il prossimo appuntamento olimpico ospitato nell’Esagono. Il riferimento è ovviamente ai Giochi Olimpici Invernali del 2030, per i quali è forte la candidatura delle Alpi Francesi come sede ospitante, sebbene non sia ancora stata ufficializzata la scelta del CIO. In un clima rovente, alimentato dalle recenti tensioni politiche in territorio francese, il quotidiano Le Parisien avanza qualche interrogativo sulla fattibilità del progetto. A sollevare qualche incertezza sarebbe la mancata redazione della lettera di garanzia finanziaria, motivata dal clima di instabilità politico, che era richiesta al governo per poter ottenere ufficialmente l’approvazione da parte del CIO il prossimo 24 luglio.
Oltre a questo dettaglio burocratico, che potrà chiaramente arrivare a compimento nei prossimi giorni, spuntano altre zone d’ombra che tengono in bilico il progetto Alpi Francesi 2030. Il primo aspetto riguarda il finanziamento delle Olimpiadi, sul quale il governo e le regioni dell’Auvergne- Rhône-Alpes e del PACA devono ancora trovare un accordo definitivo (si ipotizza una suddivisione 50%/50% per il totale stimato a 1,9 miliardi di euro).
Inoltre, se la candidatura dovesse effettivamente andare in porto il prossimo 24 luglio, quando il CIO sarà chiamato a dare una risposta definitiva, a porsi sarebbe una seconda questione, riguardante la composizione del comitato organizzatore. Questo, infatti, andrà ancora definito nel dettaglio, dopo che sia Tony Estanguet (presidente di Parigi 2024) sia Martin Fourcade hanno rifiutato il ruolo di capofila del comitato organizzatore del 2030. Venendo infine al capitolo infrastrutture, sembra essere l’aspetto meno preoccupante della vicenda, visto che per il 2030 andrebbe costruita soltanto una struttura per il pattinaggio in corrispondenza dell’Allianz Riviera, lo stadio di Nizza.
Sono dunque diverse le zone d’ombra che andranno rese chiare nei prossimi giorni, per arrivare all’assegnazione dei Giochi alla Francia. E’ chiaro che in ogni caso quella delle Alpi Francesi rimane la candidatura favorita e con ogni probabilità le nubi che aleggiano sul progetto andranno a diradarsi in tempi brevi. Tuttavia, è lecito pensare che, almeno in questo momento, la conferma delle Olimpiadi del 2030 si trovi in una posizione di stallo. In attesa che qualcosa si sblocchi, per poi andare a definire tutto l’iter verso una nuova Olimpiade in terra francese.