Biathlon - 07 luglio 2024, 07:30

Biathlon - Dorothea Wierer alla FISI rinnova il suo impegno per le Olimpiadi: "Cercherò di arrivare a Milano-Cortina il più serena possibile"

credits - Yevenko

credits - Yevenko

Intervistata da FISI TV nella splendida e assolata cornice del Circolo Canottieri Aniene in occasione della visita al Quirinale e al Presidente Mattarella della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), Dorothea Wierer è tornata sulla decisione di non lasciare la carriera agonistica dopo una stagione complicata, quando i malanni le hanno impedito di essere dove i suoi tifosi e tutti gli amanti del biathlon sono abituati a vederla: in cima alle classifica, a lottare colpo dopo colpo per i migliori risultati. L'altoatesina ha annunciato lo scorso mese di maggio che avrebbe rilanciato per altri due anni, fino a quei giochi di Milano-Cortina 2026 che vedranno il biathlon mettere in palio le sue medaglie proprio, è il caso di dirlo, nel giardino di casa sua, ad Anterselva, nello stesso posto in cui ha mosso i primi passi nella disciplina e che l'ha vista alzare le braccia al cielo tante volte per festeggiare podi e vittorie, da sola o in compagnia della squadra azzurra, in Coppa del Mondo o ai Mondiali.

"Ho fatto due mesi di stop completo, sia mentalmente che fisicamente ne avevo bisogno dopo 10 anni molto impegnativi"

L'obiettivo dichiarato, per queste ultime due stagioni che la separano dall'addio ai suoi tifosi, è quello di godersi al massimo tutto quello che di bello le offriranno le prossime stagioni, cercando di evitare i malanni che le hanno creato non pochi problemi nell'ultima stagione.

"Cercherò di impegnarmi al massimo, cercando di arrivare a Milano-Cortina il più serena possibile, consapevole di quello che ho già fatto per poi salutare il mio pubblico a casa"

Prima dell'ultimo grande evento della sua carriera però, l'atleta delle Fiamme Gialle, universalmente riconosciuta come una star all'interno della biathlon family e a cui tutti attribuiscono grandissime doti comunicative attraverso i media, passerà dall'altro lato della "barricata" in occasione delle Olimpiadi di Parigi, cioè tra coloro che lo sport lo raccontano anziché praticarlo. Un'opportunità per fare qualcosa di diverso rispetto al biathlon, un'esigenza che ha sempre professato di avere, ed esplorare, perché no, un settore che potrebbe far parte del suo futuro professionale una volta appesa la carabina al chiodo.

 

Federica Trozzi

SU