Salto - 27 giugno 2024, 14:30

Salto con gli sci - Kamil Stoch: "Dopo l'ultimo salto a Planica mi ero messo in testa che sarebbe stato l'ultimo"

Salto con gli sci - Kamil Stoch: "Dopo l'ultimo salto a Planica mi ero messo in testa che sarebbe stato l'ultimo"

Tre mesi fa si è svolta la gara finale della Coppa del Mondo di salto con gli sci per la stagione 2023/24. Tra i partecipanti, anche il polacco Kamil Stoch che, mentre si preparava per il salto di chiusura della stagione, era seriamente convinto che avrebbe salutato il circuito del salto con gli sci. A trentasette anni, il tre volte campione olimpico non pensava di trovare la motivazione necessaria per tornare sugli sci in primavera.

"Non ero sicuro di nulla, ma dopo il mio ultimo salto a Planica mi ero messo in testa che quello sarebbe stato l'ultimo. Ero convinto che non mi sarei più seduto sulla trave con gli sci." ha raccontato Kamil Stoch a Skijumping.pl.

Convizione che però non è durata a lungo, e tutto per merito di sua moglie. 

"Una settimana dopo la fine della stagione, è nata l'idea di continuare a saltare, naturalmente con l'incoraggiamento di mia moglie. Lei mi ha motivato a riprendermi, a rialzare la testa e a provare a fare un altro tentativo, a usare le mie ultime energie. Sento ancora che in me c'è un potenziale inespresso. Voglio dare il massimo e avere successo"

Dopo 39 vittorie in Coppa del Mondo, quattro medaglie olimpiche, due titoli mondiali e due sfere di cristallo, il polacco non ha più nulla da dimostrare a nessuno, ma nonostante tutto si è messo ancora in gioco per un nuovo inverno e per farlo si è affidato ad un team tutto nuovo. O meglio: un team che lo conosce già bene, ma lontano dall'ambiente della Nazionale, che potesse seguire le sue esigenze in maniera completamente dedicata.

"Sentivo di dover lavorare con persone che mi conoscono. Con loro ho sperimentato fallimenti, che sono stati insegnamenti, ma anche successi. Questo mi dà la certezza che sanno come portarmi di nuovo in alto. In effetti, scegliere Doležal è stata molto semplice. Lo considero il mio mentore, non solo un allenatore. È fondamentale per un atleta affrontare la collaborazione in questo modo" 

Il veterano di Zakopane ha voglia di dimostrare che, nonostante i suoi 37 anni, è ancora capace di togliersi delle soddisfazione negli ultimi anni della sua carriera, che includeranno appuntamenti importanti come Mondiali e Olimpiadi.

"Ammettiamolo, questa sarà l'ultima tappa della mia carriera. Ho bisogno di persone che si concentrino su di me, che mi dedichino tutta la loro attenzione e che siano in grado di migliorare i più piccoli dettagli. Con loro potrò saltare sempre più in alto. Posso dire di aver affrontato le cose in modo un po' egoistico. Non ho pensato a nessuno. Mi sono concentrato su me stesso e sul mio sviluppo per aiutare prima di tutto me stesso."

Federica Trozzi

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