Dodici istruttori nazionali di sci di fondo presentano dodici tesi legate al mondo dello sci. In questa piccola rubrica, Fondo Italia dà spazio alle idee di dodici neo istruttori (promossi durante l’ultimo master a novembre 2023), che presentano la propria tesi, elaborata in occasione degli esami conclusivi. Dal rapporto tra sci e social media, all’insegnamento della disciplina nelle lingue straniere, passando per l’importanza dello skiroll nell’allenamento, fino ad arrivare alla correlazione tra sport e disabilità: sono molti i temi trattati nei 12 “project works”, pubblicati con cadenza settimanale fino al 29 agosto. Il secondo a presentare il proprio lavoro è Emanuele Becchis, che di seguito introduce la sua tesi intitolata "Come scegliere gli skiroll: confronto tecnico tra i diversi attrezzi"
Obiettivo: esaminare come le diverse caratteristiche degli skiroll possano influenzare l'esperienza di allenamento e la tecnica di sci di fondo.
Metodi: dopo un’analisi scientifica sull’importanza della tecnica e sulle similarità biomeccaniche che lo skiroll e lo sci nordico hanno, si è andati ad analizzare la tecnica di pattinaggio con doppia spinta in 6 atleti (età media 15 anni) con 4 attrezzi di lunghezze e velocità differenti, in un terreno in leggera salita, ricavando i tempi di scivolata, spinta, di scivolata e spinta su un appoggio solo e su due appoggi. Si sono, inoltre, individuate le percentuali sul ciclo del movimento, tenendo in considerazione solo il momento in cui lo skiroll è a terra.
Risultati: dalle percentuali ricavate si evidenzia che, andando ad aumentare la lunghezza dello skiroll o rallentando la ruota, negli atleti ci sia una diminuzione del tempo di scivolata e conseguente aumento del tempo di spinta con un diffuso aumento del doppio appoggio in entrambe le fasi. Paragonando questi dati con il modello dello sciatore evoluto, presente sul testo tecnico, si evince che le differenze principali si trovano nel tempo di doppio appoggio, sia in scivolata che in spinta, riscontrando le difficoltà che gli sciatori hanno trovato con i vari attrezzi e la conseguente perdita, progressiva, di centralità.
Conclusioni: Partendo da questi risultati e dall’esperienza sul campo si può dedurre che lo skiroll “veloce” sia più adatto allo sviluppo della centralità in età giovanile, mentre quello “lento” per la spinta. Per quanto riguarda la misura, quello corto è più maneggevole mentre quello lungo può simulare maggiormente l’”ingombro” dello sci. Il fatto che l’attrezzo modifichi la tecnica degli sciatori, soprattutto in età evolutiva, dimostra come un utilizzo programmato e cosciente dei diversi skiroll possa permettere una crescita armonica e progressiva del giovane sciatore.
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