Nata nel 2017 volontà del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), l’International Testing Agency (ITA) implementa programmi antidoping per le federazioni sportive internazionali, gli organizzatori di grandi eventi o qualsiasi altra organizzazione antidoping che necessiti di supporto, sotto la supervisione della World Anti-Doping Agency (WADA), affinché i test siano indipendenti da qualsiasi conflitto di interessi e la fiducia nel sistema antidoping possa essere garantita attraverso competenza e trasparenza.
Dal 2018 l'Agenzia gestisce i programmi antidoping per i Giochi Olimpici per conto del CIO. Nella giornata di mercoledì, un comunicato stampa del CIO ha fatto sapere che il Comitato Esecutivo è stato aggiornato dall'ITA sul programma di test antidoping che precede l'appuntamento olimpico di Parigi 2024; lanciato nell'ottobre 2023, il programma entra in questi giorni nella sua fase finale, garantendo che i test completi abbiano luogo prima dei Giochi Olimpici. Con l'elevato numero di atleti attualmente per partecipare alle Olimpiadi (più di 31.000) e a causa del lungo periodo di qualificazione, la maggior parte dei test si svolgerà fino all’inizio delle competizioni nel mese di luglio.
Un'attenzione particolare è stata posta agli atleti ad alto rischio: oltre il 60% di questo gruppo è già stato testato almeno una volta da gennaio 2024, il 14% è già stato testato più di tre volte e il 10% tre volte. Inoltre, dal 18 aprile 2024, l'ITA potrà effettuare in maniera diretta controlli sugli atleti di qualsiasi sport in programma a Parigi nel quadro dell'autorità estesa di test del CIO, una mossa che sosterrà gli sforzi delle agenzie nazionali antidoping e delle federazioni internazionali.
ITA è responsabile altresì del programma antidoping della Squadra Olimpica dei Rifugiati, come già avvenuto per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, e sta monitorando attentamente, tramite il Paris 2024 Pre-Games Expert Group, tutte le attività di controllo sui potenziali Atleti Individuali Neutrali con passaporto russo o bielorusso, per i cui test sono messi a disposizione funzionari indipendenti dalle rispettive Agenzie antidoping nazionali: circa il 92% degli atleti che potenzialmente potrebbero partecipare ai Giochi al 31 maggio ha già effettuato il numero minimo di test nell'arco di sei mesi e ha quindi soddisfatto le raccomandazioni del Gruppo di esperti.
Per garantire la credibilità dei Giochi Olimpici e rafforzare la fiducia che la comunità degli atleti ripone nel sistema antidoping globale, l'ITA integra continuamente le ultime informazioni disponibili per rafforzare ulteriormente le attività di test indipendenti e mirati su tutti gli atleti e gli sport ad alto rischio. Infine, per la prima volta, l'ITA ha nominato un gruppo di supervisione composto da rappresentanti degli atleti e da membri di otto Federazioni Internazionali e Agenzie antidoping nazionali, con la WADA invitata a far parte del gruppo in qualità di osservatore per monitorarne la conformità.
Per questo motivo, ribadendo il suo impegno a tutelare degli atleti "puliti", il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha stanziato un nuovo fondo di 10 milioni di dollari per sostenere ulteriormente lo sviluppo dell'ITA nel corso del prossimo quadriennio olimpico (2025-2028).