Lo scorso weekend è arrivata dalla Federazione Internazionale di Sci e Snowboard (FIS) la notizia ufficiale dalle cancellazione delle gare di salto con gli sci che avrebbero dovuto svolgersi durante la prossima stagione di Coppa del Mondo, nel weekend dell'11 e 12 gennaio 2025 e che sarebbero state valide come test-event per i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. A causa del ritardo nel completamento dei lavori sulla struttura di Predazzo, il trampolino non sarà a disposizione degli atleti prima della prossima primavera. Benché si tratti di un evento increscioso, si potrebbe dire che non tutti i mali vengono per nuocere; il perché lo ha spiegato a Fondo Italia Pietro De Godenz, Presidente del Comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme.
“Noi non ci occupiamo della parte costruttiva. Abbiamo partecipato a Maggio alla conferenza di Calendario e non sapevamo assolutamente che c'erano problemi con l'impresa di costruzione. L'impresa in accordo con la provincia ha comunicato che non riusciva a consegnare l'opera e noi lo abbiamo saputo due settimane fa, la provincia lo ha comunicato a Milano-Cortina ufficialmente e alla FIS. Allora abbiamo approfittato della presenza dei race director a Como, ci siamo precipitati e assieme a loro abbiamo studiato quella che potrebbe essere un'alternativa che secondo secondo un po' tutti è anche un'alternativa interessante” ha raccontato, ripercorrendo quello che è stato l'avvicinamento alla notizia chiave dei giorni scorsi e come il Comitato, da parte sua, ha reagito prontamente.
Ma quale sarebbe l'alternativa? Come già ha annunciato Sandro Pertile, race director della FIS per il salto, nel comunicato della Federazione Internazionale, si sta ragionando per ospitare nell'estate 2025 delle gare nel contesto del Summer Grand Prix presso la struttura della Val di Fiemme. De Godenz entra ancora di più nel dettaglio.
“Avremo un programma molto più ricco di quello che sarebbero stati i test event invernali, per cui Milano-Cortina aveva previsto due gare di salto, niente di più. Noi invece andremo a proporre 5 gare di salto, tra maschile, femminile, a squadre e squadre miste, che è esattamente tutto il programma delle Olimpiadi, quattro o cinque gare di combinata, anche qui maschile, femminile e a squadre da unire a 3 gare, quelle già assegnate, di skiroll. Quindi diventerebbe il primo “festival” dello sci nordico al mondo perché non c'è mai stato un fine settimana con tutte e tre le discipline. Naturalmente questa è la proposta, attualmente stiamo aspettando che ci confermino delle date e se questa soluzione è la soluzione perché magari non si riesce a trovare un fine settimana per far coincidere tutto insieme, anche se alla FIS sembrano convinti di riuscire a trovare un fine settimana a settembre che vada bene per tutti. A questo noi vorremmo affiancare la festa, con un tendone con la birra, fuochi d'artificio, un concerto del coro della montagna ma anche musica per i più giovani. Questa è l'idea: fare una festa a tutto tondo”
Ci sono poi le squadre, italiane e straniere, che avranno bisogno di imparare a conoscere i nuovissimi trampolini per l'evento a cinque cerchi del 2026, ma anche per questo c'è ampia fiducia.
“Le squadre dovrebbero avere a disposizione i trampolini già da tutta l'estate. In estate e in autunno avremo un po' tutte le nazioni a provare i trampolini, per testare com'è il lancio, l'atterraggio e quello rimane invariato tra estate ed inverno. Poi pensiamo di studiare un campionato italiano a dicembre.”
Per quanto riguarda l'impianto di salto, Milano-Cortina 2026 ha fatto una promessa vincolante alla FIS in merito alla consegna dei lavori tra aprile e maggio del prossimo anno, ma abbiamo provato a capire meglio quale sia lo stato attuale dei lavori. Il presidente, però, tiene a sottolineare che il comitato è fuori da questi "giochi".
"Premesso che noi siamo fuori dalla partita della costruzione, il grosso è tutto prefabbricato, quindi nel momento che inizieranno a montare sia il lancio che l'atterraggio si andrà spediti. Adesso si stanno preparando le basi dove appoggiare queste strutture. Dopo c'è l'impianto di innevamento: il trampolino può anche essere finito, ma senza l'impianto di innevamento d'inverno non si salta. Ho visto che sono arrivati a Predazzo tutti i corpi illuminanti per la nuova illuminazione, quindi le forniture stanno arrivando, ma non essendo coinvolti nella parte edile non so dire dove siano stati i ritardi."
Dal punto di vista dell'organizzazione degli eventi invece c'è grande soddisfazione da parte della FIS per l'operatività e l'intraprendenza con cui il Comitato Ski Nordic Val di Fiemme si è messo a disposizione per risolvere l'impasse – di cui non è naturalmente direttamente responsabile – e creare una soluzione altrettanto soddisfacente e che andrebbe certamente a impreziosire l'estate delle discipline nordiche.
“La FIS vede sicuramente di buon occhio questa soluzione. È un piano B, non ci sono dubbi, ma se in inverno riuscivamo a fare tre gare di Coppa del Mondo, in questo modo ne abbiamo in programma assieme alla FIS nove o dieci, portando tutto il programma femminile, maschile, a squadre maschile e a squadre miste, una possibilità che non era prevista a gennaio. Da una situazione non prevista dei ritardi riusciamo a costruire una grande opportunità”
Come indicato da De Godenz, l'ufficialità di questo programma di prim'ordine, seppur alternativo, che metterebbe l'Italia e in modo particolare la Val di Fiemme al centro dell'estate sportiva 2025 FIS, arriverà definitivamente a settembre, in occasione dell'incontro di calendario che si terrà a Zurigo, mentre già nelle prossime settimane, più precisamente la prima settimana di luglio, ci sarà un incontro dei race director della FIS in cui si inizierà a delineare con chiarezza la linea di azione.