Lisa Vittozzi continua a far parlare di sé. La biatleta azzurra, protagonista di una stagione sensazionale che l'ha portata a vincere la Coppa del Mondo per la prima volta in carriera, è infatti stata intervistata da Eurosport nello speciale "All'inferno e ritorno", un approfondimento sulla sua carriera che verrà reso disponibile on demand su Discovery + a partire da domani, lunedì 6 maggio. Molti gli argomenti trattati da Vittozzi, partendo dalle difficoltà degli anni passati e ripercorrendo poi tutte le tappe che l'hanno portata alla vittoria finale a Canmore a marzo 2024.
Intanto, Eurosport ha pubblicato alcune anticipazioni delle sue dichiarazioni, tra le quali spicca l'ammissione delle difficoltà avute nel periodo delle Olimpiadi di Pechino 2022: "Ho pensato di smettere dopo l'Olimpiade di Pechino. Là ho raggiunto il punto più basso". Dichiarazione forti, che l'azzurra approfondisce: "C'è stata tanta sofferenza, non mi divertivo più. Era tutto un peso, stavo proprio male. L'Olimpiade è stato l'ultimo gradino per dire: ok, devo ricominciare da capo. Ho aspettato la fine con grande gioia. Ho pensato: finalmente inizia un altro quadriennio e posso ricominciare da zero. Ho avuto la forza di chiedere aiuto al mental coach. Non avevo più voglia di soffrire e volevo reagire".
Sempre parlando delle difficoltà, l'azzurra aggiunge: "Mi aspettavo di portare a casa dei risultati diversi dopo la stagione 2018/19, quindi mi sono caricata di responsabilità che non sono riuscita a gestire. Non avevo delle fondamenta così solide per mettere da parte queste tensioni e pressioni. Nelle stagioni successive non ero lucida".
Poi, Vittozzi si sofferma sul racconto della rinascita, iniziata con la vittoria nell'individuale di Ruhpolding e proseguita con l'oro in staffetta ai Mondiali di Oberhof 2023: "La vittoria a Ruhpolding è stata un sospiro di sollievo. Non era scontato tornare ai miei livelli, ma ci credevo molto. Lì ho capito che il peggio era passato. La medaglia mondiale ha tutto un altro sapore e quella in staffetta è stata pazzesca. Me la ricorderò per sempre. Sono partita in ultima frazione con la voglia di portare le mie compagne alla vittoria. Mi ero detta: se la terza ragazza mi dà il cambio davanti, la vinciamo. Ero partita con questa cattiveria".
E poi il racconto dei Mondiali di Nove Mesto 2024: "Il giorno della medaglia d'oro a Nove Mesto è iniziato male. Ho avuto un problema tecnico al fucile, però ero in fase zen, mi sentivo quasi invincibile. Ho affrontato le gare con spensieratezza. Nell'ultimo giro dell'individuale (che poi ha vinto, ndr) avevo il sorriso. Mi sono detta: cavolo, ce l'hai fatta. Era difficile che qualcuno mi battesse. O le francesi, o nessun'altra".
Infine, Vittozzi non può non soffermarsi sull'immensa gioia di vincere la Coppa del Mondo in occasione dell'ultimo weekend di gare a Canmore: "Questo è il bello del biathlon, è tutto imprevedibile. Mi sentivo così bene che ho fatto all-in: vada come vada. Non avevo niente da perdere, ci credevo, era il mio obiettivo dalla prima gara. Vincere sprint e inseguimento mi ha dato una carica incredibile. Nella mass start dovevo portarla a case. E ci sono riuscita".