La Norvegia pianifica la prossima stagione di Coppa del Mondo di sci di fondo, con l’obiettivo – per quanto ancora possibile – di migliorarsi ulteriormente. Se un neo nell’inverno 2023/24 va trovato, questo si individua sicuramente nelle prestazioni del comparto femminile, decisamente non all’altezza delle strepitose prestazioni offerte al maschile. E lo testimonia il fatto che scorrendo la classifica generale al femminile, la prima atleta targata Norvegia è Heidi Weng, ottava assoluta. Una débacle che sicuramente non ha fatto dormire sonni tranquilli all’équipe norvegese, che tuttavia non si scoraggia e guarda con ottimismo al 2024/25, stagione in cui si disputeranno i Mondiali di casa, a Trondheim.
A esprimersi sulle difficoltà della squadra femminile è stato Sjur Ole Svarstad, tecnico della nazionale, che svela di aver sentito fortemente la pressione per la mancanza di risultati del comparto donne. “La cosa più dura per me è che le due sciatrici forse migliori l'anno prima – Tiril Udnes Weng e Anne Kjersti Kalvå - probabilmente hanno fatto entrambe un po' troppo prima della stagione”, racconta Svarstad a VG, lasciandosi andare a uno sfogo: “È logorante. Lo sento. Dobbiamo tirarci su e tornare a fare bene. Non voglio vedere Tiril arrivare di nuovo fuori dai 40 a Falun, non ce la faccio più! No, dannazione, non posso sopportarlo!"
Proseguendo, l’allenatore racconta di aver passato addirittura notti insonni a causa di queste preoccupazioni: “Ci sono state molte notti insonni, ve lo assicuro. Ma va bene, perché come allenatore vivi e respiri per questo. Quando sono sul podio, sei la persona più felice del mondo. Puoi sorridere quanto vuoi quando arrivano quarantesime, ma sai… È stato difficile per persone con così buone intenzioni e motivazioni nel voler fare un passo in avanti, fare solo passi indietro. Ma questo è lo sport di alto livello. Non vi è alcuna garanzia di nulla e questo è ciò che lo rende così eccitante”.
Anche Tiril Udnes Weng ammette che la preparazione primaverile dello scorso anno non abbia giovato alla ricerca di risultati, dicendosi tuttavia speranzosa per le stagioni a venire: “La fiducia in me stessa era più alta in questo periodo l'anno scorso, ma penso che sia positivo ammettere ciò che ho fatto di sbagliato in questo periodo l'anno scorso. Starò attenta adesso. Questa primavera mi ricorda molto quella di due anni fa ed era andata molto bene, mi dà tranquillità”.
Ad intervenire, infine, anche Anne Kjersti Kalvå, la quale si unisce alle parole di Weng: “L'anno scorso abbiamo fatto troppo dall'inizio, il corpo ha spinto troppo presto e poi in autunno è arrivato il conto, con alcuni infortuni e malattie. È anche un po' difficile da capire, è un equilibrio delicato”.