Biathlon - 01 aprile 2024, 08:00

Biathlon - La top-10 delle dieci più precise al poligono parla italiano: Vittozzi 4ª, Beatrice Trabucchi 6ª e Wierer 9ª

Biathlon - La top-10 delle dieci più precise al poligono parla italiano: Vittozzi 4ª, Beatrice Trabucchi 6ª e Wierer 9ª

Come spara bene il biathlon tedesco! Se Justus Strelow è stato il più preciso al maschile (escludendo Matic Repnik, che ha sparato troppo poco in Coppa del Mondo), anche al femminile comanda la Germania. Vanessa Voigt ha infatti ottenuto una percentuale del 93,1% al poligono, colpendo 503 bersagli su 540. Anche in questo caso l'atleta più precisa sarebbe diversa (ed è un'altra tedesca, Anna Weidel), ma il 93,3% della classe 1996 è falsato dai soli 30 bersagli affrontati in una stagione che ha dovuto chiudere già a gennaio per i troppi problemi fisici.

Voigt è peraltro in costante crescita al poligono (88% nel 2021, 90% nel 2022, 91% nel 2023) e quest'anno è salita per la prima volta sul podio di Coppa del Mondo (terza nella Individuale e nell'Inseguimento di Östersund). Il trend positivo della tedesca si nota anche guardando la classifica generale: dopo l'81esimo posto del 2020-21, il 13esimo del 2021-22 e il 12esimo del 2022-23, Voigt nel 2023-24 è entrata per la prima volta in top-10 (8ª) e si è imposta come la migliore tedesca in classifica, anche perché Franziska Preuss ha avuto l'ennesima annata travagliata.

Secondo posto per Lou Jeanmonnot, anche lei in crescita evidente: 91,7% (481/524) per la francese, seconda nella generale. E pensare che è solo il terzo violino della devastante nazionale francese. Stessa percentuale per Ukaleq Slettemark (111/121): la groenlandese non è riuscita a ripetere la top-25 in nessuna gara, ma l'abilità al poligono rimane intatta.

Benissimo anche Lisa Vittozzi, per un soffio fuori dal podio (91,6%, 491/536). La strepitosa stagione della sappadina si è vista anche al poligono, e forse i suoi numeri valgono addirittura di più delle biatlete che la precedono in questa classifica, perché ci sono poligoni dove il braccio può tremare, come quelli di fine stagione. Vittozzi, a differenza di Ingrid Landmark Tandrevold, è stata freddissima anche nei momenti più tesi: esattamente come Jeanmonnot, che però a differenza dell'azzurra aveva la spensieratezza di chi era più lontana in classifica e ha corso senza mai avere il pettorale giallo come obiettivo a portata di mano. Cosa che può fare molta differenza dal punto di vista mentale in gara.

A seguire Ema Kapustova (91,2%, 125/137) e Beatrice Trabucchi (90,0%, 225/250). Molto bene la valdostana del CS Esercito, che ha chiuso la prima stagione in Coppa del Mondo in grande crescita (21esima nella Sprint, 13esima nell'inseguimento e 13esima nella mass start finale). Chiudono la top-10 Gilonne Guigonnat (89,3%, 244/273), la stessa Preuss (89,3%, 269/301), Dorothea Wierer (89,0%, 211/237) e Marte Kraakstad Johansen (88,8%, 160/180). Per Doro una piccola soddisfazione in un anno difficile, pieno di problemi fisici e chiuso in anticipo, dopo i Mondiali di Nove Mesto. Wierer deve ancora decidere il proprio futuro nel biathlon: la top-10 di questa classifica mostra come la nostra campionessa ci sappia sempre fare al poligono.

Valerio Barretta

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