Sci di fondo - 21 marzo 2024, 16:30

Sci di fondo - Skistad e i suoi piani per il futuro: "Ho avuto tre anni di avversità in cui mi sono resa conto che non si deve seguire la massa, l'importante è ascoltare sé stessi"

Sci di fondo - Skistad e i suoi piani per il futuro: "Ho avuto tre anni di avversità in cui mi sono resa conto che non si deve seguire la massa, l'importante è ascoltare sé stessi"

La stagione 2023/2024 è conclusa; agli atleti, non rimane ormai che da onorare i campionati nazionali. In Norvergia, i principali protagonisti delle discipline nordiche sono infatti riuniti in quel di Lillehammer. È lì che NRK incontra Kristine Stavås Skistad e il suo allenatore Lage Sofienlund della polisportiva Konnerud di Drammen prima dell'"ultimo fine settimana" d'inverno – anche se la primavera ormai è già arrivata.

I due si conoscono da quasi 10 anni, ma il rapporto allenatore-atleta è diventato ancora più forte dopo che l'atleta, tre anni fa, ha rifiutato di lavorare con la nazionale. Ad accomunarli la voglia di crescere e l'attenzione per i dettagli: il duo, insieme, ha saputo trovato la sintesi migliore tra allenamento e vita al di fuori dallo sport di cui la 25enne necessitava. Anche Steinar Mundal, ex allenatore della Nazionale norvegese, che ricopre il ruolo di allenatore proprio per il team della Skistad, tesse le lodi di questo sodalizio che definisce «assolutamente fantastico».

Che il lavoro nella sua Konnerud porti i suoi frutti è, del resto, sotto gli occhi di tutti: in un anno deludente per la squadra nazionale femminile, la norvegese ha portato a casa 11 podi nelle sprint, salendo sul gradino più alto in 5 di queste.

Per la prossima stagione, che vedrà la Norvegia come padrona di casa per i Campionati Mondiali di sci nordico, sarà necessario ricostruire la squadra femminile in vista dell'appuntamento clou, ma a NRK Skistad conferma che, sebbene ci sia un buon canale di comunicazione con la Federazione, ci sono anche delle divergenze legate all'ambiente: l'atleta è determinata a fare pochissimi cambiamenti nel suo piano di allenamento, e questo potrebbe chiudere alla possibilità ritornare sotto l'egida della squadra nazionale.

«Nel mio caso, purtroppo, la mia corporatura è diversa, molto diversa da quella dei corridori di distanza, quindi devo fare le cose in modo diverso. La sfida principale per me è quella di essere fuori dagli schemi» spiega Skistad a NRK.

Sofienlund sottolinea che il problema più grande di Skistad, innanzitutto, è stato l'allenamento eccessivo: in nazionale, secondo il tecnico, ha fatto un "compromesso" con sé stessa, mentre ora la priorità è data al recupero nell'allenamento quotidiano.

«Per lei è estremamente importante. È un'atleta esplosiva con muscoli potenti e un grande bisogno di recupero. Può allenarsi molto duramente e stimolare il corpo molto duramente, ma deve recuperare, abbastanza spesso. E penso che a volte le persone si spingano troppo oltre»

In Norvegia si parla spesso, soprattutto dopo la débâcle del gruppo nazionale femminile, dell'importanza di costruire una squadra che permetta alle migliori atlete di lavorare insieme, ma Skistad ritiene che questo non abbia molto senso dal momento che andrebbe a stravolgere un piano che per lei ha funzionato benissimo fino ad ora. Al momento riesce a sostenere e resistere alle pressioni esterne che la vorrebbero di nuovo in nazionale.

«Ho avuto tre anni di avversità in cui mi sono resa conto che non si deve seguire la massa, quindi è chiaro che è importante ascoltare sé stessi. Penso che sia lì che si abbia il maggior potenziale, che non è stato ancora sfruttato».

Per quanto riguarda il futuro, Skistad è determinata a ridurre il gap che c'è al momento tra le sue capacità da sprinter e quelle da fondista di distance, ma il lavoro mirerà ad aggiungere, piuttosto che a sottrarre, continuando quindi a lavorare sulla sua potenza oltre che sulla resistenza. Per quanto riguarda la nazionale, benché molto difficile, Skistad e Sofienlund valuteranno tutte le possibilità che possano aiutare l'atleta a svilupparsi.

Federica Trozzi

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