Era da tempo che il Canada dello sci di fondo non poteva contare su un atleta di primissimo livello in Coppa del Mondo. Guardando la sprint di Drammen, andata in scena ieri, sembra quasi di rivedere la tuta biancorossa di Alex Harvey e Devon Kershaw sfrecciare in mezzo alle tute norvegesi. E invece no, si tratta di Antoine Cyr, classe 1998 capace di chiudere al 4° posto la sprint norvegese. Quebecchese di nascita e da qualche anno in grande crescita con risultati costantemente tra i migliori 15 di Coppa del Mondo, Cyr è l’atleta su cui il Canada del fondo ripone gran parte delle sue speranze di rinascita sportiva.
Sono ormai passati 5 anni da quando per l’ultima volta un nazionale canadese è riuscito a salire sul podio in una gara di Coppa del Mondo. Bisogna infatti risalire al 24 marzo 2019 per vedere Alex Harvey concludere al 2° posto la 15 km pursuit in tecnica libera (con il miglior tempo di giornata), vinta da Johannes Klæbo a Québec City. Quel giorno, che costituì l'ultima apparizione ufficiale di Harvey in Coppa del Mondo, in gara c’era anche un 21enne Antoine Cyr, che però dovette limitarsi a osservare da lontano i migliori, chiudendo a oltre 7 minuti da Klæbo, distacco che risultava dalla somma dei ritardi accumulati nello Ski Tour canadese. Ora, il gap sembra notevolmente ridotto e Cyr si trova a battagliare con i migliori al Mondo. Il 4° posto di Drammen, proprio alle spalle di Klæbo, è per il canadese il miglior risultato in carriera, a pari merito con il 4° posto ottenuto l’anno scorso in Val di Fiemme nella 15 km mass start in tecnica classica. Il podio in Coppa del Mondo rimane ancora un sogno, ma questa volta Cyr ci è andato veramente vicino. A 44 centesimi per l'esattezza.
QUI i risultati della sprint di Drammen
Un risultato non scontato, che però rende l’idea di come Cyr stia pian piano salendo di livello soprattutto in tecnica classica, facendo vedere ottime cose sia sulle brevi distanze, sia nelle gare più lunghe. “Ho giocato bene le mie carte e penso di aver sciato bene – racconta Cyr al portale canadese Sportcom – Il risultato è la ciliegina sul sundae (il gelato, ndr). Sono particolarmente felice della mia giornata! Essere qui al sole, in Norvegia, il regno dello sci di fondo, e ottenere un risultato così bello, è davvero speciale”.
A fare la differenza, oltre alle indiscutibili doti del nordamericano, il legame speciale con questa pista, dove Cyr aveva ottenuto in un recente passato la sua prima qualificazione alle fasi finali di una sprint: “Per me è sempre una sprint importante – prosegue – È qui che ho raggiunto per la prima volta le batterie in una gara di Coppa del Mondo, nel 2022. Quando ero più giovane, pensavo che fosse una sprint davvero interessante ed è stato allora che ho deciso cosa volevo fare da grande. È speciale essere lì 15 anni dopo, accanto ai migliori al mondo e vivere il sogno della mia infanzia”.
Nel weekend scorso, Cyr ha ben performato anche nella 50 km di Holmenkollen, dove ha chiuso al 20° posto. Uno sforzo che aveva spinto il canadese a dubitare sulla sua presenza a Drammen: “Volevo esserci a Drammen ed era nei piani, ma dopo uno sforzo come la 50 km è estremamente difficile. Lunedì il mio corpo era piuttosto affaticato, ma sono riuscito a riprendermi. Ho dato il tutto in qualifica e mi sono detto che se fosse andata bene, allora tanto meglio”.