La staffetta maschile di Soldier Hollow è cominciata con una sorpresa che ha rischiato di scombussolare gerarchia e classifiche. La Norvegia è andata in crisi nella prima frazione, compiendo tre giri di penalità con Sturla Holm Lægreid, autore di un poligono in piedi disastroso e che ha consegnato a Tarjei Bø un ritardo di oltre un minuto dalla testa.
Recuperare dalla 18esima piazza dopo la prima frazione , arrivare in zona-podio già al termine della seconda e salire in testa nella terza era un'impresa possibile solo alla Norvegia. E Lægreid ha ringraziato per questo i compagni: «Sì, è stato un inizio terribile. Magari per il pubblico sarà stato divertente, ma per me no. Avrei voluto che fosse capitato in allenamento, almeno avrei avuto il tempo di aggiustare le cose. Sono rimasto davvero spiazzato da quello che è successo, fortunatamente per me ho tre compagni di squadra molto forti», queste le sue parole ai microfoni dell'IBU, con tanto di pacca sulla spalla a Johannes Thingnes Bø. «L'altitudine e la mancanza di ossigeno hanno fatto la differenza. Non stavo andando forte, avevo un passo normale. Ma se ti capita qualche errore al poligono devi avere energie extra e io ero già al limite. Dunque quando ho sbagliato mi sono messo sulla difensiva e ho cominciato a gestirmi per avere più controllo, ma così facendo hai ancora meno ossigeno. In pratica ho sbagliato tutto e ne ho pagato il prezzo, spero che nella Sprint vada meglio».
JTB, che ha riportato la Norvegia in testa grazie a una prestazione superlativa sugli sci e al poligono, ha commentato così il suo venerdì: «L'altitudine è tosta per tutti. I primi due giri sono stati decisamente buoni, ma se vuoi spingere nell'ultima tornata diventa difficile perché hai già usato quasi tutta l'energia. Ho cercato di aumentare la velocità ma non ce la facevo e ho dovuto rallentare. Qui è difficile, sia in pista che al poligono, è dura trovare il giusto bilanciamento e le giuste risposte. Per la Sprint mi allenerò prima di cena, berrò molto e mi rilasserò. Ci stiamo divertendo, è facile recuperare e sorridere verso la prossima gara».