OSLO - Sembra quasi di ripetere come un disco rotto il concetto già espresso dopo l'Individuale, ma quando in una gara come quello di oggi arriva il miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo dopo essere scesa in IBU Cup è inevitabile pensare che i risultati di questo weekend vadano probabilmente oltre ogni più rosea aspettativa.
E forse gli stessi pensieri sono anche nella testa di Hannah Auchentaller che, nel “backstage” della Coppa del Mondo di Holmenkollen abbiamo visto dirigersi dai fisioterapisti al termine della gara saltellando per l'emozione che neanche due giorni di gare lunghe e difficili sono riuscite a contenere. E allora è proprio da lì che partiamo quando arriva ai nostri microfoni, da cosa si prova a realizzare una prova tanto sontuosa che conferma come l'inizio di questo inverno sia stato solo una fase e attesta, se ancora ce ne fosse bisogno, quali siano le prospettive dell'altoatesina.
«Non potevo aspettarmi un ritorno migliore di questo, infatti sono molto contenta, mai e poi mai avrei immaginato un ritorno così. Il lavoro fatto a casa sta pagando e fa piacere avere indietro qualcosa da tutto questo lavoro.»
Del resto non si parla solo di un risultato, di un numero in classifica, ma anche di atteggiamento in gara: nel momento in cui le circostanze l'hanno portata a salire fino alla terza posizione dopo il secondo poligono a terra, ha gestito la gara con l'intelligenza che la contraddistingue.
«Ripensandoci mi viene da ridere perché c'era Klaus (Hoellrigl, dt azzurro, ndr) che mi indicava la posizione e io ho pensato che avesse sbagliato, pensavo fosse impossibile. Comunque da lì in poi ho cercato di fare il mio e non lasciarmi condizionare, penso di esserci riuscita abbastanza bene e quindi sono ancora più contenta e orgogliosa di ciò che ho fatto. Ho cercato di restare con le altre perché quando si corre in gruppo è sempre più facile anche se forse sono andata un po' oltre il mio limite in quel giro e infatti poi ho patito un po' nel quarto, però ho cercato di fare il mio e di lavorare bene sia in pista che al poligono e penso di esserci riuscita.»
Una gara a cui inizialmente si era pensato che l'atleta di Anterselva non avrebbe nemmeno dovuto partecipare e quindi, entrata da riserva per effetto dei "giochi" determinati dalla classifica generale e dalle assenze, ha avuto la possibilità di dimostrare che comunque di meritare la presenza al via.
«Ieri mi hanno detto che la Massa non l'avrei fatta, ma mi sono preparata come se dovessi farla perché ero la prima fuori e non era ancora detto e poi stamattina abbiamo avuto la conferma. Fa piacere che sono riuscita a sfruttare l'occasione, dimostrando di essermela meritata. Ci tenevo a ringraziare quelli che in questi giorni mi hanno supportato e sopportato, un grazie speciale al Centro Sportivo Carabinieri, ai miei coach, allo staff della squadra nazionale, a famiglia e amici»