L'avevamo intervistata appena due giorni fa, trovandola molto serena e orgogliosa di sé, nonostante un quarto posto che un po' bruciava, anche giustamente, visto che era il suo secondo in un Mondiale Giovanile, sempre per pochi decimi. Carlotta Gautero ha però reagito nel modo migliore, anziché piangersi addosso è tornata in pista determinata e con una gara di altissimo livello, nella quale non si è arresa dopo aver commesso due errori nelle serie a terra, ha dato il via a una splendida rimonta culminata finalmente con uno strameritato podio.
Contattata telefonicamente al termine della sua gara, mentre tornava in albergo, l'azzurra ha risposto alle domande di Fondo Italia, commentando così questo bel bronzo che la cuneese delle Fiamme Oro porta a casa.
Quali sono le tue sensazioni? Dopo due medaglie sfiorate, finalmente é arrivato questo bronzo.
«Sono molto contenta della gara che ho fatto anche perché questa medaglia vale veramente di più dopo averla sfiorata due anni di fila».
Raccontaci la gara e come hai gestito l'ultimo giro. Hai dato l'impressione di non esserti mai arresa, nonostante i due errori a terra hai creduto nella rimonta e nel finale te la sei presa di cattiveria.
«Le altre ragazze sono partite molto molto forte e ammetto di aver patito un po’ i primi giri. Sapevo che sul tiro a terra dovevo ragionare di più, perché comunque non mi sento ancora sicura. Gli errori infatti ci sono stati ma sono comunque contenta di come ho lavorato. In piedi, invece, sono arrivata tranquilla e fiduciosa, così sono riuscita a fare due zero nelle serie che mi hanno riportata davanti.
So di aver vinto la medaglia grazie al modo in cui mi sono gestita in pista. Sono contenta di non essermi fatta prendere dal momento e aver ragionato anche l’ultimo giro. Sono stata dietro e ho sfruttato la scia per poi vincere la volata».
Nella prima parte di stagione hai un po' faticato sugli sci. Come hai fatto a trovare la miglior condizione fisica proprio al Mondiale?
«Penso di essere in buona forma in questo periodo e sono contenta che finalmente quest’anno sono tornata a sentirmi bene sugli sci, cosa che mi è mancata un po’ all’inizio della stagione. Ci ho creduto, ho continuato ad allenarmi e finalmente si vede qualche miglioramento nel fondo».
In questa stagione sei cresciuta molto al tiro. Ti senti una biatleta migliore?
«Sicuramente sono migliorata tanto e mi sento una biathleta più completa e competitiva, non ho paura del poligono e so che ce la posso fare. Ho capito che la fiducia in sé stessi fa tanto e spero di ritrovarla anche nel tiro a terra».
Hai qualche dedica particolare dopo questo bel risultato?
«Ringrazio come sempre allenatori e skiman della squadra junior, le Fiamme Oro, il mio comitato Alpi Occidentali, la valanga arancio e Amos (Pepino, ndr) in particolare che rimane sempre una figura di riferimento per me e ovviamente la mia famiglia, amici e compagni di squadra che sono venuti subito dopo l’arrivo a gioire con me».