Sofie Nordsveen Hustad è la vincitrice della 10 km in tecnica libera dei Campionati Norvegesi a Beitostølen. Con una prova in crescendo, la fondista del ’96 si è presa il gradino più alto del podio davanti a due atlete che quest’anno abbiamo già visto al via della Coppa del Mondo, come Julie Bjervig Drivenes e Silje Theodorsen. Ora per lei si apre davvero la possibilità di tornare in Coppa del Mondo, con lo sguardo rivolto in particolare alla tappa di Oslo in programma il prossimo 9 marzo.
“Tornare” perché Hustad in Coppa del Mondo ci è già stata, seppur soltanto una volta. Era il 15 marzo 2015 e una Sofie Hustad allora 18enne prendeva parte alla mitica 30 km di Oslo, esordendo nel massimo circuito per la prima volta. In quel periodo il suo nome era tra i più attenzionati per quanto riguarda lo sci di fondo giovanile, anche grazie agli ottimi risultati da lei centrati nei Mondiali Junior di Almaty, in Kazakistan. Una rassegna dalla quale la norvegese era uscita con due medaglie d’oro al collo. La prima nello skiathlon, dove aveva messo alle sue spalle una sfilza di atlete che poi sarebbero diventate le fondiste di punta delle rispettive nazionali: Victoria Carl e Ebba Andersson (2ª e 3ª), ma anche Katharina Hennig (8ª), Lotta Udnes Weng (9ª), Natalia Nepryaeva (10ª), la nostra Caterina Ganz (15ª) e Tiril Udnes Weng (17ª), l’ultima vincitrice della Coppa del Mondo. La seconda medaglia d’oro arrivò invece in staffetta, dove corse a fianco delle sorelle Tiril e Lotta Weng e di Julia Myhre. Insomma, il nome di Hustad in quel periodo galleggiava in mezzo a quelli più interessanti in ottica futura.
E allora cosa è mancato a Hustad per emergere? Forse un po’ di costanza, ma sicuramente uno dei motivi principali è la fortissima concorrenza che c'era in Norvegia in quel periodo. Basti pensare che la 30 km di Oslo, a cui prese parte pochi giorni dopo essersi laureata Campionessa Mondiale Junior, fu vinta da Marit Bjørgen davanti a Therese Johaug e Astrid Jacobsen, con la sola Charlotte Kalla a interrompere un monologo norvegese che collocò anche Heidi Weng in 5ª posizione, seguita da Ragnhild Haga 6ª e Martine Hagen 7ª. Insomma, gli anni migliori della Norvegia. Esattamente l’opposto di quella che è attualmente la situazione della nazionale norvegese femminile.
Poi però, Hustad non era più riuscita a ripetersi, complici diversi anni di difficoltà legati anche al sopraggiungere della mononucleosi che l’ha rallentata nella sua crescita sportiva. E infatti scorrendo lo storico dei suoi risultati si nota che nell’annata 2016/2017 non c’è neanche una partecipazione a gare FIS o competizioni ufficiali. Un baratro da cui però con la costanza del suo allenamento Hustad è riuscita a uscire, coronando il suo percorso con il titolo della 10 km dei Campionati Norvegesi conquistato ieri, all’età di 27 anni. Non si dimenticano facilmente le difficoltà passate, ma la norvegese guarda avanti: “Da allora sono passati anni difficili – confessa Hustad ai microfoni di NRK dopo la vittoria – ma ho una bella memoria da pesce rosso. Dimentico velocemente tutte le cose brutte e porto con me le cose belle”. E così ora Hustad si ritrova a sognare il ritorno in Coppa del Mondo, con il mirino puntato sulla 50 km di Oslo, nella speranza che quella stessa gara che l’aveva accolta a 18 anni, possa riaccoglierla 9 anni dopo in una condizione di maturità ben più avanzata. L’allenatore della squadra norvegese femminile Sjur Ole Svarstad non esclude questa possibilità: “Abbiamo visto nel Mondiale dell'anno scorso che sono stati gli over 30 a vincere le medaglie. Se Sofie facesse passi avanti adesso, potrebbe fare molte belle esperienze sulle piste da sci. Può solo continuare a gareggiare e poi vedremo se per lei ci sarà la trasferta a Holmenkollen”.