Biathlon - 19 febbraio 2024, 10:15

Biathlon - Il bilancio del dt Klaus Höllrigl: "Mondiale positivo, ma nelle staffette dovevamo fare meglio"

foto credit: Dmytro Yevenko

foto credit: Dmytro Yevenko

Terzo posto nel medagliere per l’Italia, che torna dal Mondiale di Nove Mesto con lo stesso bilancio di Oberhof, conquistando quattro medaglie, questa volta però un oro e tre argenti. Il direttore tecnico Klaus Höllrigl è soddisfatto per il bottino azzurro, ma non fino in fondo, in quanto rispetto a quanto accadde in Germania lo scorso anno, l’Italia non è mai stata in gara nelle staffette, non arrivando nemmeno mai vicina a lottare per le medaglie.

«Sicuramente è un Mondiale positivo, perché abbiamo vinto quattro medaglie – ha affermato Höllrigl a Fondo Italiaci rimane però dell’amaro in bocca per le tre staffette, sia la mista che le due di genere, dove non abbiamo per niente sfruttato il nostro potenziale. Dovevamo e potevamo fare meglio.
Per il resto abbiamo raccolto medaglie e ottenuto buoni piazzamenti, quindi possiamo essere contenti. Sulle staffette, però, dobbiamo lavorare, perché puntiamo tanto su queste gare e nel 2026 vogliamo avere delle staffette che possono salire sul podio. Dobbiamo analizzare cosa è successo, quindi lavorare su quello per fare meglio la prossima volta».


Anche perché al Mondiale vi è stata una controprestazione rispetto ai risultati che le staffette azzurre avevano ottenuto in Coppa del Mondo: «In stagione la staffetta femminile non era mai partita con Doro (Wierer, ndr) e Lisa (Vittozzi, ndr) insieme. Al momento, se una di loro due è assente, ci manca ancora qualcosa. Qui le avevamo entrambe e per quello dovevamo fare meglio. Anche la maschile, in stagione ha ottenuto un quinto, un quarto e due terzi posti. Per quello potevamo salire sul podio podio, ma ci è mancato qualcosa per competere con i migliori».

Al di là di Wierer, Vittozzi e Hofer, la squadra è composta da giovani oppure atleti che ancora non hanno grandissima esperienza. Per questo motivo, Höllrigl guarda al futuro con fiducia: «I margini di crescita sono grandi, perché abbiamo dei giovani di ottimo livello, guidati un bellissimo staff. Dobbiamo solo pensare a lavorare e andare avanti. Ho sempre detto che questa stagione sarebbe stata più difficile e così è. Sono convinto che con le esperienze fatte tra l’anno scorso e quest’anno, per questi giovani sarà più facile fare il salto di qualità nei prossimi anni.
C’era tanta pressione anche sui giovani e molti erano meno abituati a questa situazione. A volte, ciò ti porta a lavorare in un modo diverso in estate e autunno. Ora è importante fare un passo indietro e concentrarci sul lavoro perché abbiamo tutto, talento, conoscenze e persone, per far crescere la squadra».


In chiusura, Höllrigl è tornato a sottolineare l’unità del gruppo azzurro: «Siamo partiti malissimo con la mista, quindi abbiamo fatto bene con le sprint ma senza quel podio che tutti chiedevano. A quel punto, per mantenere la calma e riuscire a far diventare questo Mondiale un successo, ci voleva il gruppo. Se c’è, allora tutti restano tranquilli, si concentrano sul proprio lavoro e arrivano poi i podi».

Giorgio Capodaglio

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