Lo aveva detto chiaramente Johannes Bø alla vigilia: “Siamo assolutamente favoriti. Per noi sarà vittoria o sconfitta”. Non c’era spazio per le mezze misure, tanto che già prima della partenza i norvegesi immaginavano l’eventualità di un secondo posto in staffetta ai Mondiali di Nove Mesto come una vera e propria sconfitta. Quello che però non immaginavano è che questa potesse arrivare proprio dai rivali peggiori, i vicini di casa della Svezia. Un’eventualità che, a scapito della Norvegia, è divenuta realtà quando Vetle Sjåstad Christiansen all’ultimo poligono ha gettato all’aria il minuto di vantaggio accumulato, raccogliendo 3 giri di penalità e cedendo così il passo alla Svezia di Sebastian Samuelsson.
Un epilogo che sa di beffa agli occhi dei norvegesi, ma che pesa sicuramente su Christiansen, protagonista in negativo del rocambolesco ribaltone. Il norvegese, intervistato da TV2, si assume le colpe del risultato: “Sono terribilmente deluso. Non c'era modo di tornare indietro dopo aver avuto un crollo come quello che ho avuto io. Mi assumo pienamente la responsabilità di questo fallimento”. Christiansen, proseguendo, cerca poi di sdrammatizzare : “È anche questo il fascino dello sport di alto livello. A volte diventiamo eroi, altre volte capri espiatori, ha ammesso. Oggi è stato il mio turno“.
Per chi invece ha potuto solo assistere alla scena da bordo pista, la delusione è cocente. Si legge chiara la frustrazione nelle parole di Johannes Thingnes Bø: “Tutto può succedere in questo sport, ma questo… È terribile quando si è rimasti al comando per molto tempo”. È equamente deluso anche Tarjei Bø, il quale non nasconde che l’obiettivo era solo uno: “Siamo ovviamente delusi. Per noi contava solo l’oro. Questa non è la ricompensa prevista per il duro lavoro che abbiamo svolto”.