Biathlon - 16 febbraio 2024, 09:05

Biathlon - Tandrevold tra gioia e lacrime: la squadra norvegese la accoglie con i fuochi d'artificio

D. Yevenko

D. Yevenko

NOVE MESTO - Per il biathlon femminile norvegese i Mondiali di Nove Mesto sono stati finora un incubo. Nelle tre gare individuali, nessuna Norge si è classificata tra le prime dieci, e il miglior risultato è stato il 14esimo posto di Juni Arnekleiv nella Sprint. A risollevare parzialmente la situazione ci sono state le due staffette miste che hanno visto la Norvegia a podio. Ieri Ingrid Landmark Tandrevold, pur con un brutto finale, ha dato alla Norvegia un bronzo insieme a Johannes Thingnes Bø. 

«La medaglia significa molto. È stato un campionato difficile per me, sono una guerriera ma questi Mondiali mi sono costati tantissimo. È molto difficile per me stare 30 minuti in sala stampa dopo ogni gara e rispondere alle domande sui miei tiri. Avevo molta paura di sparare, ma per la prima volta in questi Mondiali mi sono divertita con il biathlon. Ho fatto del mio meglio e sono orgoglioso di come i miei compagni mi abbiano supportato», queste le parole di Tandrevold a Dagbladet.

Pur soddisfatta per la medaglia, dopo la gara Tandrevold è scoppiata in lacrime, crollando di fronte alla pressione dei giornalisti, che le hanno ricordato le brutte gare individuali della rassegna di Nove Mesto. Nelle storie Instagram, poi, la norvegese ha aggiunto come le interviste post-gara e la lunga procedura anti-doping le abbiano tolto la soddisfazione del bronzo. La squadra, capendo il periodo di difficoltà della classe 1996, l'ha accolta in albergo con una canzone e i fuochi d'artificio. E Tandrevold si è di nuovo lasciata andare a un pianto, stavolta di felicità.

Valerio Barretta

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