Sono passate appena ventiquattro ore, ma lo stato d’animo di Tommaso Giacomel è completamente diverso. Il trentino ha vinto la medaglia d’argento nella single mixed del Mondiale di Nove Mesto, in coppia con Lisa Vittozzi. Lo ha fatto da protagonista Tommy, come viene chiamato affettuosamente da tecnici e suoi supporter.
«Ieri ero molto deluso – ha ammesso l’azzurro a Fondo Italia – però con il passare degli anni ho imparato a capire che sono solo gare di biathlon e c’è anche altro nella vita. Ero molto arrabbiato e dispiaciuto, ma c’è di peggio nella vita. Sono riuscito a resettare bene, sapevo che oggi era un altro giorno. Ogni giorno nuovo porta anche nuove opportunità».
Nonostante un Mondiale che fino ad oggi era stato al di sotto delle sue stesse aspettative, lo staff tecnico azzurro ha deciso di affidarsi a lui, ritenendolo molto adatto a questo format. Giacomel li ha ringraziati con una prestazione di altissimo livello. «Quando mi hanno comunicato che avrei fatto la gara, ho chiesto loro se fossero sicuri di quello che stavano facendo – ha ammesso l’azzurro delle Fiamme Gialle – loro mi hanno detto di si, che questa gara mi si addice molto, che hanno fiducia nelle mie capacità, in quello che so fare e anche quello che non so fare (ride, ndr). Sono felice».
Il trentino ha quindi descritto la sua gara, quel grande cambiamento avuto tra la prima e la terza frazione, quando ha parlato con il suo allenatore Fabio Cianciana. «All’inizio non ho lavorato benissimo – ha sottolineato – comunque in piedi sono stato molto veloce, e poi ho avuto un paio di indicazioni su quello che dovevo fare da parte di Fabio. Avevo quindi bene in testa ciò che dovevo. Sono molto felice di come ho reagito».
Nella passata stagione, con grande naturalezza, Giacomel aveva quasi chiesto scusa a Lisa dopo aver tagliato il traguardo della single mixed del Mondiale di Oberhof, chiusa al terzo posto. Oggi, invece, lo stato d’animo è completamente diverso, Giacomel sente tanto sua questa medaglia: «Sono super orgoglioso della mia gara. Lisa ci ha riportato dentro nella seconda frazione, ma io nella terza avevo dietro persone che con la single mixed ci sanno fare, come Strelow, Hartweg e Samuelsson. Sono veramente felice di quello che ho fatto oggi. Correre con Lisa, che in questo momento è la biatleta più forte al mondo è un enorme privilegio per me».
Infine il momento delle dediche, dove esce anche la dolcezza e la semplicità di questo ragazzone di ventitre anni, arrivato dalla piccola Imer, dove oggi è partita una grande festa ricca di orgoglio: «Lo dedico alla mia ragazza Elisa, che mi ha sempre supportato. Ai miei genitori. Mi dispiace tanto perché ieri ho risposto male a mia mamma, dopo la gara. Ero troppo deluso e arrabbiato. Le chiedo scusa con questa medaglia, anche sei lei mi vuole tanto bene lo stesso, nonostante le abbia risposto male. Poi Fabio (Cianciana, ndr), Zat (Zattoni, ndr) gli skiman, che veramente provano sempre a portarci al nostro limite e cercano di spingerci sempre di più».
Un Mondiale da chiudere ora con tanta determinazione e maggiore leggerezza: «Ora mi godo la medaglia, ci dormo sopra e domani ripartiamo. Ogni giorno è diverso».