È stato tutto sommato buono l’esordio di Elia Zeni al Mondiale di Nove Mesto. Il trentino delle Fiamme Gialle, rimasto ai box durante la preparazione, a causa dell’influenza, ha chiuso al 53° posto con due errori, pagando molto sugli sci, a causa di una pista che si era ormai largamente deteriorata.
«Sono contento della mia prestazione – ha affermato un sorridente Zeni – perché era una gara dura e l’ho gestita molto bene sugli sci. Tutto sommato fisicamente non sono nei giorni migliori, ma mi sono ripreso abbastanza bene. Non ho fatto quattro zeri al tiro, che era il mio obiettivo, ma sono contento perché dopo due errori nelle prime due serie, sono riuscito a risistemarlo un po’ e alla fine il 90% è un buon tiro».
Al momento il trentino, salito due volte sul podio quest’anno con la staffetta maschile, non sa se farà parte del quartetto azzurro nella gara di sabato prossimo. Zeni è molto onesto quando glielo chiediamo: «A essere sincero, voglio solo il meglio per la squadra. Io e Brauni (Braunhofer, ndr) siamo lì. Entrambi abbiamo corso con numeri alti e gareggiato con pista più lenta. Alla fine valuteranno gli allenatori, ma qualsiasi scelta sarà giusta, perché siamo lì. Non potrei essere scontento se non la faccio e nemmeno sorpreso se dovessi farla. Tiferò comunque per la mia squadra».