Il doppio errore nella serie in piedi ha tolto a Didier Bionaz ogni residua possibilità di qualificarsi per la mass start mondiale, piazzandolo in 49ª posizione. Una gara anche un po' sfortunata quella del valdostano, partito con pettorale 61 quando la pista era andata deteriorandosi, come visto anche da atleti molto competitivi come Christiansen, Lægreid o Fabien Claude, tutti in grande difficoltà.
L'atleta del CS Esercito è ovviamente dispiaciuto per il risultato finale: «Onestamente al poligono ho lavorato anche abbastanza bene - ha esordito Bionaz a Fondo Italia - le due serie centrali erano state abbastanza belle, ma anche nella prima a terra avevo lavorato bene, ma ci sono stati due errori a destra. Fisicamente mi sentivo anche bene, ma c’è stato un rallentamento della pista che è stato davvero pauroso. Se si guardano anche i tempi di Christiansen o Claude, noi che siamo partiti con pettorali più alti non avevamo alcuna chance. Peccato, ma bisogna accettarlo.
All’ultimo poligono sono arrivato che ero al gancio, perché stavo cercando di lottare il più possibile. Ho preso i primi tre, ma mi sono fermato sugli ultimi due per corprirli, mi è però mancata proprio lucidità».
Sulla pista, Bionaz ha aggiunto: «È stata molto dura. Onestamente, i nostri skiman avevano anche fatto un ottimo lavoro, nei primi due giri ero molto contento dei nostri materiali. Però poi la pista è proprio calata e sono andato in sofferenza, non per i materiali ma per le condizioni della neve».
Il valdostano chiude qui il suo Mondiale per quanto riguarda le gare individuali, non essendosi qualificato per la mass start. Difficile da accettare per chi in realtà è ben avanti in classifica generale e ha già la certezza di disputare la prossima mass start di Coppa del Mondo: «Adesso darò tutto nella staffetta, ma non nascondo che mi dispiace per i risultati ottenuti in questo Mondiale, perché non rispecchiano il mio potenziale. So che posso fare molto di più. Comunque sono molto motivato per la staffetta e anche per fine stagione, perché devo fare ancora far vedere la mia versione migliore. Mi manca l’aciuto e voglio trovarlo».
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