Nei test effettuati in questi giorni a Nove Mesto, Samuela Comola ha dimostrato di aver trovato il giusto feeling con la pista, segno di una buona condizione. I tecnici azzurri hanno così deciso di darle spazio fin dalla prima gara, inserendola nel quartetto della sprint femminile, che partirà venerdì alle 17.20.
«Sono contenta di essere qui – ha affermato Comola a Fondo Italia – è sempre bello gareggiare in un Mondiale, perché è qualcosa che sogni fin da bambino. Mi sento fortunata.
Fisicamente sto bene, ma in questo periodo mi sta mancando la giusta serenità mentale. Quest’anno ho forse patito un po’ le aspettative, che io stessa mi ero messa. Diciamo che, seppur non sono più giovanissima, non sono in Coppa del Mondo da dieci anni e forse ho peccato un po’ di esperienza in questa situazione. Mi insegnerà molto.
Sono convinta che le difficoltà arrivano sempre per insegnarci qualcosa, bisogna prenderle così come sono e non lasciarsi abbattere».
Eppure proprio in questa stagione, Comola ha colto, in quel di Oberhof, il suo miglior risultato in una sprint, giungendo quattordicesima. Un risultato che può magari essere incoraggiante in vista della gara di venerdì. «È vero, ma ho fatto una stagione così altalenante che non so cosa aspettarmi. L’unica cosa che vorrei fare è gareggiare divertendomi, fare ciò che so senza mettermi troppe pressioni addosso, come troppo spesso è capitato quest’anno. Quando si vuole troppo non si ottiene nulla, bisogna godersi il momento».
La valdostana del CS Esercito ha poi parlato della Vysocina Arena: «Questo poligono non è facilissimo, c’è sempre un po’ di aria che va e viene. Penso però che ogni località abbia le sue difficoltà. Per quanto riguarda il tracciato, mi trovo bene. La neve è molle, ma è così per tutte. Sarà una gara molto dura».