NOVE MESTO - Il quartetto francese si gode la vittoria odierna, strappando la medaglia d’oro ad una Norvegia che, dopo tanto tempo, non è sembrata così imbattibile. Una vittoria arrivata in maniera tutt’altro che semplice, complicata dalla terza frazione in cui Justine Braisaz Bouchet è incorsa nel giro di penalità, ma in cui Julia Simon è riuscita a rimettere in piedi la gara con una frazione perfetta, complice anche gli errori degli avversari. Nelle frazioni maschili, la Francia è sembrata invece molto solida, cosa che darà fiducia alla squadra in vista delle prime gare individuali. Abbiamo raccolto le loro dichiarazioni nel corso della Conferenza Stampa organizzata dall’IBU al termine della gara.
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Eric Perrot, il primo frazionista, è sembrato a molti una scelta ma che si è dimostrata ben presto vincente: «È stata una giornata stressante per me devo ammetterlo. L’inizio di gara così tardi ha creato un’attesa lunghissima, quindi ho cercato di rimanere concentrato e calmo nel fare quello che dovevo e quando poi abbiamo iniziato sono stato molto felice di trovarmi subito con Tarjei (Boe) e Didier (Bionaz) e ho cercato di godermi questa opportunità e devo ringraziare la squadra per la fiducia riposta. La gara è stata pazzesca, ho cercato di portare in pista il mio miglior biathlon, un po’ problematico il tiro a terra ma mi sentivo bene sugli sci e poi avevo anche degli ottimi sci quindi alla fine è andato tutto bene. È pazzesco vincere la medaglia, un sogno di bambino e sono comunque ancora molto giovane, quindi sono molto contento di aver vinto questa medaglio con la squadra ai Mondiali»
Quentin Fillon Maillet è il vero veterano del quartetto e oggi ha avuto una prestazione davvero solida nonostante il cambio di ordine dei frazionisti che determina inevitabilmente le dinamiche della gara: «È stata un’ottima giornata, una giornata perfetta. Ho vinto l’oro in Staffetta Mista ai Mondiali di Oslo un sacco di tempo fa ed era stata un’emozione incredibile ma oggi è identica. E poi oggi me la sono proprio goduta perché il più delle volte sono io a chiudere la staffetta e non ho tempo di pensare molto ai risultati per restare concentrato su di me e invece oggi ho fatto la mia frazione e poi ho assistito alle altre frazioni, con Justine abbiamo vissuto emozioni diverse. Ma questo è quello che amiamo nel biathlon, a volte va bene, a volte no. Poi Julia (Simon) ci ha dato il finale perfetto. Ringrazio tutto il team dagli allenatori agli skiman che hanno reso tutto possibile affinché fosse una giornata perfetta. Qualcuno dice che la neve qui non è perfetta, ma quando si ha la medaglia d’oro al collo non conta più nulla del meteo o della neve»
Justine Braisaz-Bouchet ha avuto qualche problema al tiro, ma sugli sci è sembrata veramente in forma, riuscendo a recuperare a pieno il giro di penalità, il che fa ben sperare in vista della sprint di venerdì: «Ero nel pieno dell’azione quando ho avuto i miei problemi al tiro, non ero molto lontana dalla leader della gara. Certo ero e sono ancora un po’ delusa dal mio tiro a terra, ma ci sono un sacco di sorrisi intorno a me e i miei compagni di squadra sono contenti e questo rende felice anche me e come non potrei esserlo del resto?»
Ciliegina sulla torta per la staffetta francese l’ultima frazione, portata a casa da una Julia Simon in grande spolvero in particolare al poligono, facendo segnare solo 19 secondi di shooting time in piedi in una serie in cui si stava giocando la medaglia più importante: «È stata una buona giornata per me, mi sento molto bene e sempre in controllo. Avevo un solo obiettivo che era quello di fare il mio miglior biathlon, e godermi la gara. Ci sono riuscita. So che sembra facile quando si guarda da fuori ma non è così anche se ho fatto del mio meglio e credo sia stata una delle mie gare migliori in assoluto. È sempre bello quando nell’ultimo giro sei in testa e puoi condividere la gioia con i tecnici degli sci sul tracciato e sono sicura che sarà un giorno che ricorderemo per sempre.»