Biathlon - 05 febbraio 2024, 16:35

Biathlon - I Mondiali del riscatto per la Francia maschile. Jacquelin: "Medaglie o niente", Fillon Maillet: "C'è voglia di rivalsa"

photo credits - Dmytro Yevenko

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Un inverno sotto le aspettative quello della squadra maschile francese che questa settimana si presenta al via dei Mondiali di Nove Mesto (Repubblica Ceca). Ecco perché i transalpini sono chiamati al riscatto in questi Campionati Mondiali, magari a partire dalla Staffetta Mista che aprirà le danze mercoledì, per provare ad aiutare il morale in vista della sprint maschile di sabato.

Senza podi individuali ancora questo inverno, Emilien Jacquelin e Quentin Fillon-Maillet hanno avuto degli amari quarti posti come miglior piazzamento finora in Coppa del Mondo e sperano di riuscire a salvare la loro stagione nelle gare iridate delle prossime due settimane.

«I Mondiali, lo sappiamo, sono medaglie o niente» ha spiegato sabato Jacquelin a Nordic Magazine durante le gare valide per Coppa di Francia «Questa competizione non conta più per la classifica generale quindi l'obiettivo è fare di tutto per ottenere le medaglie. Quest'anno ancor più del solito servirà temperamento, audacia in pista e al poligono, ma senza fare nulla di particolare. Dovremo dare il massimo ed è questo il mio stato d’animo al questo momento.»

Quentin Fillon Maillet invece ha avuto un avvicinamento più difficile al Campionato Mondiale, essendo stato ammalato per un paio di giorni al rientro dalla tappa di Coppa del Mondo di Anterselva. Ora però tranquillizza i suoi tifosi dichiarando di sentirsi ben. «C’è voglia di rivalsa e io sono un combattente. Nonostante le grosse difficoltà, i miei obiettivi di inizio stagione rimangono tali: puntare all'oro individuale per aggiungere un altro pezzo al mio palmares. Devo lavorare per raggiungere questo obiettivo al tiro, dove ad Anterselva ho fatto vedere buone cose, e sugli sci. Spero che vada a mio favore.»

I due leader del movimento francese al maschile sono chiamati però ad un’impresa ancora più ampia: aiutati da Eric Perrot e Fabien Claude, avranno il duro compito di difendere il titolo mondiale della staffetta. «Penso che la Norvegia sarà la ultrafavorita, ma faremo di tutto per ottenere una medaglia. Il titolo sarebbe la ciliegina sulla torta» ha ammesso Emilien Jacquelin «Sappiamo che non dipende solo da noi perché, anche se dovessimo fare un'ottima gara, dovremo contare anche sugli errori dei norvegesi. Per questo dobbiamo concentrarci già sulla medaglia e dare il meglio di noi stessi senza preoccuparci del resto.»

«L'anno scorso i norvegesi sembravano imbattibili e ce l'abbiamo fatta» ha ricordato Quentin Fillon-Maillet «Sulla carta sono ancora i migliori, ma mancano ancora quattro gare individuali e cercheremo di avvicinarci il più possibile alla perfezione, soprattutto a livello di tiro. Poi, se i norvegesi dovessero essere perfetti, ci sono buone probabilità che siano davanti, ma il biathlon è così! Non si lanciano i dadi prima di giocare. Non vedo l'ora di essere lì.»

Federica Trozzi

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