Biathlon - 05 febbraio 2024, 14:00

Biathlon - Caso Besseberg, Tikhonov senza freni: "Merita di essere punito. La mia testimonianza? Nessun problema a riprodurla in tribunale"

Biathlon - Caso Besseberg, Tikhonov senza freni: "Merita di essere punito. La mia testimonianza? Nessun problema a riprodurla in tribunale"

Va avanti il processo a Anders Besseberg, ex presidente dell’International Biathlon Union, accusato di corruzione e da tempo nel mirino della giustizia norvegese. A lui si attribuiscono presunte irregolarità tradotte in favori che avrebbe ricevuto da leader russi del tempo (è stato alla guida dell’IBU fino al 2018). Orologi di lusso, squillo, battute di caccia e auto costose: è lungo l’elenco di prestazioni che rientrano nell’ambito dell’accusa rivolta al norvegese. All’interno di questi episodi, spunta spesso il nome di Alexander Tikhonov, ex biatleta, ma soprattutto ex presidente della federazione russa di biathlon ed ex vice presidente dell’IBU durante la gestione Besseberg. Il nome di Tikhonov si lega al processo anche a causa di un episodio raccontato dallo stesso Besseberg, in cui il russo gli avrebbe offerto un orologio costoso durante una cena a Holmenkollen. Orologio poi ritrovato tra gli oggetti rinvenuti durante una perquisizione a casa di Besseberg.

A parlare della propria implicazione nel caso è proprio Alexander Tikhonov, attraverso alcune dichiarazioni riportate da VG, allontanando le accuse a suo carico e chiarendo che – nonostante spesso menzionato all’interno del processo – non sarà (per ora) chiamato a testimoniare. “Ho fatto tutto bene come vice presidente. Tutto il mondo del biathlon lo può testimoniare”, si difende Tikhonov. “Se verrò in Norvegia a testimoniare? – prosegue – No, non verrò, non mi è stato chiesto. Questa è una questione norvegese. L'indagine va avanti da molti anni e non è stata ancora portata a termine”. Il profilo di Tikhonov era stato definito dall’investigatore esterno dell'IBU Jonathan Taylor come un “testimone inaffidabile” e forse si spiega in questi termini la decisione di non chiamarlo a testimoniare. Tuttavia, il russo ci tiene a chiarire questo aspetto: “Se la corte dovrebbe fidarsi di me? Sì, al 100%! Sono responsabile di ogni parola che dico. Possono anche riprodurre questa intervista in tribunale, con un interprete”.

L’ex numero 2 dell’IBU, non si trattiene poi dall’esprimere chiaramente la propria opinione riguardo alla posizione di Besseberg: “Penso che meriti di essere punito. Per prima cosa si è comportato in modo indegno di un norvegese. Di volta in volta. C'erano sempre prostitute e alcolici, l'intero mondo del biathlon lo sa”. In ogni caso, il processo rimane aperto e le deposizioni vanno avanti. Vedremo quali altri sviluppi ci attenderanno.

FV

SU