Sci di fondo - 30 gennaio 2024, 18:39

Sci di fondo - La parabola di Eiduka, la stella lettone che si allena con Musgrave: il legame con Kowalczyk e il padre-allenatore

Sci di fondo - La parabola di Eiduka, la stella lettone che si allena con Musgrave: il legame con Kowalczyk e il padre-allenatore

Originaria di Riga, capitale della Lettonia, Patricija Eiduka è una delle fondiste più promettenti tra le giovani atlete emergenti. A soli 23 anni è già la migliore fondista lettone della storia, con diverse soddisfazioni già raccolte negli ultimissimi anni. Nel 2016, all’età di soli 16 anni prende parte alle Olimpiadi Giovanili di Lillehammer, mentre a 17 arriva il suo esordio ai Mondiali di Lahti, prima di mettere in fila nel 2018 anche il suo debutto olimpico a Pyeongchang e la prima apparizione in Coppa del Mondo a Ruka. Negli anni, l’atleta classe 2000 – la cui parabola ascendente sembra solo all’inizio – è stata capace di diversi piazzamenti importanti in Coppa del Mondo, tra i quali spiccano un recente 5° posto sul Cermis (8ª nella overall del Tour de Ski) e un 9° posto nella 50 di Oslo a marzo 2023. Eppure nel suo passato le difficoltà non sono state poche: dalla perdita del padre alla ricerca di un team con cui allenarsi, Eiduka è l’esempio vivente di cosa significa “non mollare mai”.

In un’intervista pubblicata da NRK, Patricija Eiduka ripercorre la propria breve ma fin qui intensa carriera nello sci di fondo, partendo da quando era suo padre Ingus Eiduks a seguirla nel ruolo di allenatore. Una figura che per Eiduka ha sempre rappresentato un punto di riferimento centrale: severo e attento, nei risultati di Eiduka c’è molto dei suoi insegnamenti. “Ero molto legata a lui. Era sempre la prima persona a cui telefonavo quando avevo una domanda – spiega l’atleta lettone - A volte c'erano delle sessioni a intervalli davvero difficili che non volevo fare, ma non c'era discussione. Dovevo farlo. Non volevo perché era difficile, ma dovevo assolutamente allenarmi”. Un legame che verso la fine del 2021, con la prematura scomparsa di Ingus Eiduks, è venuto a mancare gettando un po’ di dubbi nella mente di Eiduka, proprio a tre mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Pechino. Un avvenimento che sembrava aver tolto le certezze alla lettone, che tuttavia – grazie soprattutto al sostegno del resto della sua famiglia – è riuscita a riacquisire, gettandosi a capofitto negli allenamenti.

Ma non solo il padre Ingus, Eiduka è passata sotto gli occhi di qualcuno che di successi nello sci di fondo ne sa qualcosa: la campionessa polacca Justyna Kowalczyk. Nel 2019, infatti, la Lettonia non aveva una squadra di sci di fondo e dunque la giovane atleta è stata costretta a trovare una soluzione che le permettesse di partecipare alla Coppa del Mondo. Ad aprirle le porte è stata proprio la Polonia, guidata a quel tempo da Kowalczyk. Da lei ha appreso molti segreti e insegnamenti, avvalorati dall’ammirazione che Eiduka ha sempre provato nei confronti dell’ex fondista polacca: Quando ero più giovane, Justyna era l'atleta per cui tifavamo, perché era quasi l'unica donna che poteva combattere contro le forti atlete norvegesi, svedesi e finlandesi. Quindi tifiamo davvero per lei. Ma ho imparato molto da Justyna, il che mi aiuta a crescere ulteriormente. Ho acquisito molte nuove conoscenze ed esperienze”.

Poi, complice anche l’abbandono di Kowalczyk del ruolo all’interno della squadra polacca, Eiduka è stata costretta a rivolgere lo sguardo altrove e questa volta si è spinta più a nord, fino in Norvegia. Qui dalle ceneri della squadra britannica di sci di fondo, allenata dai norvegesi Hans Kristian Stadheim e Jostein Vinjerui, stava nascendo il Team Aker Daehlie, che ad oggi conta tra i suoi atleti fondisti del calibro di Andrew Musgrave, Astryd Øyre Slind, Katerina Janatova e Sophia Laukli. Per Eiduka è l’occasione giusta per dare una svolta alla sua carriera e allenarsi fianco a fianco con atleti di primissima fascia, tanto che con i consigli dei tecnici norvegesi riesce nella stagione 2022/23 a strappare il pettorale di miglior atleta Under 23, con oltre 300 punti di vantaggio sulla 2ª classificata, la norvegese Margrethe Bergane. Un traguardo non male per una ragazza partita da Riga e transitata per diverse parti d’Europa in cerca di occasioni. Occasioni che ora sono pronte a tramutarsi in risultati: a 24 anni (li compirà il prossimo 1° febbraio) Eiduka è pronta a fare il salto di qualità definitivo.

Fausto Vassoney

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