Prosegue il viaggio di Fondo Italia attraverso i materiali per lo sci da fondo in collaborazione con Gal Sport. In questa "puntata", Roberto Gal, ex skiman azzurro ed ex allenatore della squadra di sci di fondo francese, ripercorre con noi la storia della preparazione degli sci, attraverso la propria esperienza sul campo.
Un passaggio fondamentale per la preparazione degli sci prima di scendere in pista sulla neve, è quella di equipaggiarli con una serie di strutture, dette anche impronte, che consentono allo sci di performare in tutte le condizioni, dalla neve più ghiacciata e compatta a quella più bagnata.
In passato lo sci veniva rigato a mano, ma a partire dagli anni '90, in particolare dalle Olimpiadi di Nagano del 1998, si è passati ad utilizzare macchine a controllo numerico. A grandi linee quattro sono i tipi di strutture, che vanno bene sia sugli sci da pattinato che su quelli da alternato, a partire da una struttura pressoché "universale", adatta per gli sci da amatore, passando per le strutture più adatte alle nevi fredde scandinave o da alta quota, fino ad arrivare a quella per le nevi bagnate.
Un processo di lavorazione dello sci che aumenta le prestazioni e "facilita" il lavoro allo sciatore in pista, ma che richiede tantissima professionalità da parte del tecnico, che per rimanere al passo con i tempi devi aggiornare frequentemente la tecnologia a sua disposizione.