Ruhpolding ha esaltato il biathlon azzurro, regalando quattro podi incluso il successo di Lisa Vittozzi nell'inseguimento: non poteva che prendere spunto dai risultati della Chiemgau Arena il consueto focus che Giuseppe Piller Cottrer regala ogni settimana ai lettori di Fondo Italia. In attesa di ritrovare il tecnico friulano ai microfoni di RaiSport per la tappa di Anterselva e per i Mondiali di Nove Mesto.
VERSO ANTERSELVA - “Ragazzi, non poteva esserci avvicinamento migliore, verso Anterselva. Forse a volte rischiamo di far fatica ad apprezzare tutta questa ricchezza: terzo posto - secondo consecutivo - della staffetta maschile con tre atleti su quattro nati nel terzo millennio, podio di Lisa Vittozzi nella sprint e poi dominio nell’inseguimento, secondo posto di Giacomel nella sprint che l’ha poi portato a sparare per vincere la pursuit nel poligono finale. Ma è davvero tanta, tanta roba.
E mi preme anche puntare l’indice su come sono arrivati questi risultati. L’azione di Giacomel su Quentin Fillon Maillet è stata esaltante dal punto di vista emotivo, ma dal punto di vista tecnico non è stata per nulla scontata. Sono azioni che raramente si vedono nel biathlon, perchè non va dimenticato che sulle spalle i ragazzi si portano oltre 3 chili di zavorra. Non è facile prendere e andarsene quando si vuole: sia Tommaso che Lisa hanno fatto vedere di essere in grado di farlo. Certo, magari non sarà sempre possibile ma a Ruhpoliding hanno fatto davvero il pieno di fiducia e consapevolezza. Spiace un po’ per i passaggi un po’ più complicati della stagione di Hannah Auchentaller e Rebecca Passler, ma credo facciano parte del normale andamento dell’inverno: come insegnano diversi casi, basta una malattia nel momento sbagliato per rovinare tutto. Ed il recupero non è uguale per tutti”.
CHE LISA - “Sta sparando con un complessivo 92% in stagione. Ora che ha smaltito l’influenza che l’ha condizionata ad Oberhof, Lisa Vittozzi ha dimostrato ancora una volta di essere in una condizione di fiducia eccezionale, con la quale riesce a gestire i poligoni e ogni fase di gara con estrema maturità e sicurezza. E che dire della crescita di Elia Zeni: sta progredendo gara dopo gara ed i risultati che stanno arrivando sono notevoli. Domenica nell’inseguimento sia lui che Patrick Braunhofer sono entrati nei 30 ed è un segnale importante”.
RITROVO SARA - “Ora si sale ad Anterselva: si gareggerà in quota, come a Lenzerheide, ma non è una novità. Vedremo se questo porterà ad eventuali cambiamenti negli equilibri. Di certo al maschile lo squadrone norvegese continua a farla da padrone, ma Giacomel qualche problemino l’ha creato ai Norge…
Oltretutto tra giovedì e venerdì verrà proposta la Short Individual: credo sia la prima volta che è ufficialmente inserita nel programma di Coppa del Mondo, anche se si è già gareggiato, ricordo ad esempio Canmore 2019, quando si decise di ridurre il chilometraggio per il gran freddo. E Lisa fu terza…
Sarà per me particolarmente emozionante avere la fortuna di commentare la gara di Sara Scattolo: è cresciuta nel nostro gruppo e l’ho allenata io stesso, quindi concedetemi questa emozione…"
IBU CUP - “Proprio riguardo Scattolo, condivido appieno la scelta della direzione agonistica del biathlon di dare seguito al podio di Ibu Cup con la convocazione per il circuito maggiore. E’ un segnale importante che motiva tutto il gruppo. E non è un caso che anche Michela Carrara sia salita di colpi nelle ultime settimane. Tra la Val Ridanna ed i Campionati Italiani di Bionaz si sono viste cose davvero interessanti che confermano quanto ho ripetuto in queste settimane, ovvero che il bacino del biathlon azzurro si sta allargando, sia in ampiezza che in profondità. In fondo i risultati della stafffetta nel circuito maggiore sono la cartina tornasole di questo elemento. C’è molto al presente, ma ci potrà essere molto anche in futuro: è vero che Lukas Hofer ha una certa età e non potrà essere eterno, ma dietro si muove e c’è spazio per la crescita di tanti altri protagonisti”.