La classe al poligono, la forza nello Sprint, la testa della campionessa che sa reggere la pressione e si tiene il meglio per gli ultimi metri. C'è tutto nella vittoria di ieri di Lisa Vittozzi, la seconda in stagione e la quinta in carriera a Ruhpolding.
C'è un feeling speciale tra la sappadina e questo poligono. Vittozzi lo sa, e proprio da questo successo può ripartire con in testa Anterselva, ma soprattutto i Mondiali di Nove Mesto: «Non so cosa, ma di sicuro c'è qualcosa di speciale per me a Ruhpolding. L'anno scorso ho vinto qui dopo tanto tempo, ieri è stato incredibile. Ho fatto un errore a terra ma ho provato a stare calma e a lottare per il podio. Avevo belle sensazioni ma sono ancora lontana dalla forma, voglio tornare al top per i Mondiali sicuramente. Finalmente ora torniamo in Italia, sono molto felice e non vedo l'ora di gareggiare ad Anterselva», questo il suo commento ai microfoni dell'IBU.
Vittozzi ha anche spiegato la sua tattica di gara, che l'ha portata a evitare ogni gioco di squadra, a costo di rischiare che Lou Jeanmonnot tornasse sotto nel finale. Poi un poligono perfetto, tra velocità di esecuzione e precisione, pareggiato però dalle altrettanto bravissime Ingrid Landmark Tandrevold e Juni Arnekleiv: «L'ultimo poligono è stato sorprendente, non ero nervosa, pensavo che sarei dovuta andare per uno zero e prendere la leadership. Sono molto contenta e soddisfatta della gara e anche dello Sprint con Ingrid. La mia tattica era quella di attaccare sull'ultima collina, per vedere cosa succedeva. Di sicuro sono brava nello Sprint, avevo l'opportunità di giocarmela. Quando ho visto che Ingrid è tornata su di me, ho dovuto dare tutto quello che avevo ed è andata bene. Dopo Oberhof non ero così contenta, ero triste, avevo molti pensieri. È stato bello tornare sul podio qui».
Qui è possibile vedere l'intervista integrale di Vittozzi, concessa in inglese.