Biathlon - 14 gennaio 2024, 19:00

Biathlon - Due podi mancati in due giorni, Jacquelin si concentra sul recupero per Anterselva: "Per competere con i norvegesi dobbiamo ottimizzare"

photo credits - Dmytro Yevenko

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Un weekend dolce amaro per Emilien Jacquelin quello appena terminato a Ruhpolding. Il francese è tornato ad alti livelli dopo il weekend opaco di Oberhof. Quarto nella sprint di sabato dopo una difficile tornata finale, si è classificato nuovamente ai piedi del podio al termine dell'inseguimento.

Con un soddisfacente 17/20, è uscito dall'ultimo poligono in compagnia di Christiansen, Johannes Boe e Johannes Dale, tutti saliti sul podio, lottando ancora una volta per il podio nell’ultimo giro.

«All'inizio dell'ultimo giro mi sono fatto piccolo e avevo la sensazione che non sapessero che fossi lì. Sono rimasto piuttosto sorpreso perché, più andava avanti, più sentivo di avere ancora le gambe» ha spiegato il transalpino ai microfoni di La Chaîne L'Equipe «Sfortunatamente, ho fatto una brutta ripartenza prima dell'ultima salita... ho ripreso Johannes (Boe) e Vetle (Christiansen) ma sono rimasto indietro di quattro, cinque metri. Restano avversari molto grossi e non è facile guadagnare metri su loro. Mi è mancata la lucidità. In un finale del genere non c’è spazio per errori.»

Nonostante la doppia delusione, Jacquelin vuole prendere gli aspetti positivi di questo fine settimana bavarese, il suo migliore dell'inverno.

«È stato un grande biathlon. Fare un buon lavoro fa piacere. Cerco di ottenere un buon tiro in piedi da molto tempo e penso di non avere abbastanza pazienza e calma dentro di me per farne in gara. Quindi mi sono divertito molto. Ora bisogna fare tabula rasa del passato ed essere nel momento presente senza voler assolutamente ripetere le performance del passato.»

Quindi ora la testa deve andare alla tappa italiana ad Anterselva: da questa domenica sera la squadra francese sarà già in Alto Adige, per potersi acclimatare il più rapidamente all'altitudine della Südtirol Arena.

«Dormire e fare una giornata di recupero completa lì permetterà al corpo di recuperare meglio. Sono i piccoli dettagli che possono fare la differenza. Per competere con i norvegesi dobbiamo ottimizzare ed è quello che stiamo cercando di fare»

Federica Trozzi

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