Ruhpolding sembra essere una meta sempre gradita agli azzurri del biathlon e quest’anno non è da meno. Alla terza giornata della tappa tedesca, infatti, è arrivato il secondo podio tricolore e questa volta con Lisa Vittozzi, che trova il terzo gradino del podio nella sprint femminile con una gara solida su tutti i fondamentali e che conferma un miglioramento della condizione già intravisto nella staffetta di mercoledì, come ha confermato anche nella dichiarazione rilasciata alla FISI al termine della gara.
«Ho fatto il mio dovere, mi dispiace di non essere arrivata seconda per pochi decimi, ma fa parte del gioco. Sono contenta in generale, la forma sta crescendo gradualmente. Il raffreddore e l’influenza ormai sono solo un ricordo, la settimana scorsa sono rimasta sotto i miei standard solamente per una questione di forma.»
Intervistata anche dall’IBU dopo la cerimonia di premiazione, la sappadina conferma quanto Ruhpolding le sia particolarmente gradita e tornare sul podio proprio nella Chiemgau Arena, dove lo scorso anno aveva trovato la prima vittoria stagionale, e soprattutto la prima vittoria dopo il capitolo più difficile della sua carriera agonistica.
«Per me Ruhpolding è un posto speciale per me e con tanti bei ricordi. Difficile dimenticare lo scorso anno, è stata una tappa davvero speciale. Oggi ho iniziato la gara senza pensieri, volevo solo fare del mio meglio e godermi la gara, la folla e i miei tifosi ... ed è andata molto bene! Sono molto felice di essere tornata sul podio, la scorsa settimana non è stata molto positiva per me e qui volevo proprio tornare sul podio. Sapevo che non sarebbe stata semplice perché molte atlete sono in ottima forma e sono delle ottime tiratrici, ma io cerco sempre di fare del mio meglio e finalmente il podio è arrivato.»
A proposito dei tifosi, che a Ruhpolding non mancano mai di farsi sentire, Vittozzi confessa di non essere particolarmente distratta, specialmente al poligono.
«È bellissimo e divertente il tifo, ma non solo qui, anche ad Anterselva e in altre località della Coppa del Mondo. Quando sei impegnato nella gara però non pensi a nient’altro, se inizi a pensare poi la gara potrebbe non andare bene.»
Per domenica, nell’Inseguimento, il piano è chiaro.
«Attaccare. Sarà una gara aperta, bisognerà andare a tutta senza fare troppi calcoli, sulla strada della continuità. Basta un bel risultato per accorciare la classifica, per cui tutto può succedere.»