A Davos è arrivato il primo podio stagionale per la nazionale italiana di sci di fondo. A conquistarlo è stato ovviamente Federico Pellegrino, giunto terzo nella sprint a skating, quarta gare del Tour de Ski 2023/24.
Un risultato molto positivo per il poliziotto valdostano: «Questo terzo posto è molto importante perchè mi è sembrato di sentire nuovamente gambe reattive e di stare molto bene dal punto di vista organico – ha affermato Pellegrino alla FISI – finalmente sto arrivando a quel punto della stagione in cui cambio marcia. A dicembre ho lavorato molto, ma l’influenza mi ha fatto fare alcuni passi indietro. Eppure, dentro di me sapevo che quanto fatto avrebbe pagato. Quella di Davos è una pista che mi piace particolarmente e che si adatta alle mie caratteristiche. Ad un certo punto ho pensato anche di poter vincere, ma la potenza di Chanavat e Anger ha avuto la meglio sulla mia esperienza e conoscenza della pista».
Nonostante una condizione non eccelsa nelle prime uscite, Pellegrino è addrittura terzo nella classifica del Tour de Ski, prima delle ultime tre gare, a 25" dal leader Amundsen. «In ottica classifica generale, forse sarebbe stato meglio non superare i quarti di finale - ha ammesso il poliziotto azzurro - perchè tanti turni fanno consumare molte energie. Nell’inseguimento in classico ci saranno tanti tratti pianeggianti e da dietro diversi avversari potranno recuperare il tempo perduto con gli abbuoni della sprint: l’obiettivo è quello di difendermi al meglio, per ritrovarmi grosso modo nella posizione che occupavo al termine della tappa di Dobbiaco. A quel punto lo sguardo sarà sulla Val di Fiemme e le ultime due tappe del Tour. Mi sono già espresso bene in quelle gare e voglio provare a giocare al meglio le mie carte».
Per il tredicesimo anno consecutivo, Federico Pellegrino è salito sul podio in Coppa del Mondo. Un numero impressionante: «Dodici stagioni consecutive sul podio sono tante, mi fa piacere. Ciò significa che il mio approccio mentale e fisico ha funzionato e funziona ancora, così come il lavoro di tutto il team di oggi e quelli del passato, perchè sono stato messo nelle condizioni di potermi esprimere al 100 percento per anni».
Un campione infinito, che sembra non voler smettere mai di stupire, anche quando apparentemente la gamba non sembra essere quella dei giorni migliori.