Sci di fondo - 31 dicembre 2023, 18:25

Sci di Fondo - Martino Carollo: "Questa esperienza mi sta dando sia la tranquillità di non essere lontano sia la motivazione di fare sempre meglio"

Credits Newspower

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DOBBIACO - Comincia a sentirsi a proprio agio nel massimo circuito il piemontese Martino Carollo prendendo sempre più confidenza con il nuovo ambiente.

Al termine della 10Km in classico, l'alteta della Fiamme Oro, ha confermato di aver patito un pò le emozioni nella giornata di ieri ma di essere riuscito oggi a tenere

"Oggi le mie sensazioni erano un pò migliori rispetto alla sprint: le emozioni nella giornata del mio esordio si sono un pò fatte sentire, sono arrivate nelle gambe e un pò dappertutto" - ha confermato Martino Carollo a Fondo Italia in mixed zone.  "Oggi invece sono partito molto più tranquillo e ho fatto la mia gara e sapevo che in una gara come questa sul percorso avrei sicuramente trovato un atleta molto più forte a cui agganciarmi e provare a seguire il suo ritmo".

Il ventenne delle Fiamme Oro è soddisfatto della gara odierna: "Sono soddisfatto della mia gestione e della mia gara. Sicuramente i migliori vanno davvero tantissimo: negli ultimi metri sono stato sorpassato da Valnes che partiva un minuto e mezzo dietro di me e mi è passato accanto ad una velocità incredibile. Sembrava che io stessi facendo una 50Km e lui una qualifica della sprint. Qui ti rendi davvero conto di quanto i migliori siano avanti di almeno due/tre step".

Da questa esperienza occorre prendere molti appunti, rubare con gli occhi, e mettere nel bagaglio ogni cosa. "Sono il più giovane e voglio da un lato dare il meglio di me e cercare di togliermi delle belle soddisfazioni ma poi sono qua anche per imparare. Stare in questo ambiente in automatico credo che serva per fare quel passo in più. Quando tornerò a casa avrò la consapevolezza che se continuo a lavorare così potrò avvicinarmi sempre di più a questo mondo; mi da sia la tranquillità di non essere lontano sia la motivazione di fare sempre meglio".

Debora Morzenti, Giorgio Capodaglio

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