DOBBIACO - A Dobbiaco, la festa della squadra francese è stata rumorosa e coinvolgente come sempre. A rendere indimenticabile la sprint che ha aperto il Tour de Ski, infatti, oltre alla vittoria di Chanavat, che era anche prevedibile alla vigilia, è stato il secondo posto di Jules Chappaz.
Con un grande sorriso, il classe 1999, che vedemmo alcuni anni fa trionfare in Valdidentro in OPA Cup Junior, diventato lo scorso febbraio bronzo mondiale, dopo aver anche fatto i conti con diversi infortuni, Chappaz ci è venuto incontro in mixed zone tentando, sorprendendoci, anche di parlare italiano.
Dopo tante emozioni, però, ha preferito poi proseguire giustamente in lingua inglese: «Oggi è una bellissima giornata, sono molto contento di aver fatto una prestazione del genere a skating. A Trondheim già ero qualificato, poi però era andata male nella batteria dei quarti. Oggi ho vinto, direi anche con autorità, la mia batteria dei quarti di finale, per poi fare bene anche in semifinale. In finale ho provato a fare il meglio che potessi, sono partito male ma alla fine sono rientrato subito e con il giusto timing mi sono portato dietro a Lucas, fino a salire sul podio insieme. È stato bellissimo».
Chappaz ci ha quindi raccontato di come ha imparato la lingua italiana. «All’età di quattordici anni, avevo un amico di penna italiano, che viveva a Pesaro, non distante da Rimini. Per tre anni, sono andato lì ogni anno per due settimane, così ho imparato un po’ della vostra lingua. In realtà mi piacerebbe praticarlo di più».