La stagione di Victoria Carl è partita in modo molto positivo. Che la tedesca fosse in ottima forma si era visto anche a Muonio - in Finlandia - dove ha dominato la 10 km a skating. Anche quando il livello della competizione si è alzato, però, Carl ha tenuto botta, contribuendo al secondo posto della Germania nella staffetta femminile di Gällivare e mettendosi poi in proprio nella 10 km a libero di Östersund, dove si è arresa solo a Jessie Diggins e Heidi Weng.
La tedesca, che in Svezia ha ottenuto il primo podio in Coppa del Mondo, si è fatta conoscere nel settore anche per un comportamento talvolta sregolato in gara, soprattutto nelle Sprint. Il "poker" svedese composto da Ebba Andersson, Moa Ilar, Jonna Sundling ed Emma Ribom l'ha definita la sciatrice più indisciplinata, davanti a Justyna Kowalczyk e la connazionale Frida Karlsson. A Viaplay le quattro scandinave hanno raccontato di aver avuto diversi problemi con Carl, al punto da cercare di piazzarsi in un'altra batteria nelle Sprint: «A volte la evito, sì. Può darsi che io abbia avuto brutte esperienze con lei, ma credo che sia un po' troppo indisciplinata», questo il commento di Ribom.
La stessa Carl ha preso con filosofia questa "nomination" e ha mandato la palla dall'altra parte del campo con una battuta a Expressen: «Posso immaginare che parlino di me. Sono alta, grossa e occupo molto spazio, quindi posso guadagnare molti metri nelle parti piane della pista, e molte hanno difficoltà in questo senso. Il fatto che mi abbiano citato mi fa solo venire voglia di fare peggio».